Si profila una dura lotta, nelle prossime settimane, tra il fronte subpolare, intento a cercare di conquistare le  latitudini Mediterranee, e l’anticiclone euro-atlantico, piuttosto deciso a tenere una posizione protettiva sul nostro bacino. Una lotta serrata che mette in crisi anche i modelli matematici,  i quali non riescono ad anticipare con buona performance le mosse spesso improvvise da parte dei due contendenti il nostro bacino. Ne consegue una affidabilità nel cercare di delineare le tendenze oltre le 72 ore, piuttosto effimera. Prova della poca predicibilità di una tendenza nel medio-lungo periodo, è lo stravolgimento del modello europeo nell’ ultima emissione mattutina.  Fino a ieri, il centro di calcolo europeo e con insistenza da diversi giorni, aveva prospettato un taglio meridiano di un nucleo subpolare, nel contesto anticiclonico, con irruzione proprio nel giorno di San Valentino, per quanto una incursione veloce. L’affondo subpolare, così come prospettato fino a ieri, avrebbe comportato diffuse condizioni di instabilità su gran parte delle nostre regioni, associate anche a un apprezzabile calo delle temperature. All’improvviso, in una sola emissione, lo stesso Centro Europeo cancella completamente l’affondo sul Mediterraneo centrale e sull’Italia, prospettando una spallata anticiclonica allo stesso cavo subpolare e vortice depressionario notevolmente deviato a Est.

Nella prima immagine (lato sinistro) è evidenziato lo scenario barico proposto dal modello europeo appena nelle emissione di sabato scorso, con saccatura incidente verso il Mediterraneo centrale e con minimo annesso proprio sull’Italia centro-meridionale. Condizioni tali, da comportare una diffusa instabilità su gran parte delle regioni centro meridionali, instabilità anche di tipo invernale, grazie a un moderato afflusso di aria fredda da Nord, con rischio di locali nevicate in media alta collina in Appennino. Con l’emissione odierna (a destra dell’immagine) tutto viene cancellato sull’Italia, con cavo subpolare deviato consistentemente a Est.

Secondo le dinamiche ultime del modello europeo, per San Valentino potrebbe esserci solo un aumento di nubi sulle regioni del medio basso Adriatico e localmente appenniniche, più nubi magari anche sui settori Alpini, ma le precipitazioni sarebbero scarse o completamente assenti. Sul resto del Paese, potrebbe prevalere addirittura  un ampio soleggiamento.

Insomma, da un possibile maltempo invernale  a condizioni di probabile stabilità o comunque briciole instabili. Naturalmente, data la poca predicibilità delle manovre atmosferiche in questa fase stagionale, riteniamo non sia ancora ben definito il tempo per la festa degli innamorati.  Per di più, ci sono gli altri centri di calcolo, come quello americano GFS, ma anche UKMO inglese, secondo i quali, il taglio subpolare potrebbe esprimersi si in misura maggiore sulle aree balcaniche ed Est europee, tuttavia potrebbe incidere marginalmente anche sui nostri settori centro-meridionali, soprattutto appenninici, del medio-basso Adriatico e del Sud, comportando comunque un po’ di piogge sparse. Riteniamo che la prognosi del tempo da dopo metà settimana, possa essere sciolta entro domani.

Per il fine settimana prossimo, invece, comunque vada per San Valentino, il tempo è previsto con buona probabilità  stabile e ampiamente soleggiato, magari solo un po’ più ventilato e fresco, sabato, verso le nostre regioni del medio basso adriatico e meridionali,

La redazione di MeteoWeb seguirà costantemente l’evoluzione, apportando tutte le novità sul tempo per San Valentino, nei prossimi aggiornamenti.

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