SIDERNO – Doveva essere la semplice presentazione del libero “ Dal Vangelo secondo la ndrangheta” scritto da Vincenzo De Angelis , apprezzato medico di Brancaleone con la passione per la scrittura ( ha già pubblicato sette libri) ma alla fine si è tramutata in un vero e proprio convegno nel corso del quale si so no affrontate varie problematiche sociali alcune delle quali particolarmente legate al territorio della Locride dove la trama del volume di De Angelis e ambientata. Tutti intervenuti, tra gli altri, hanno dato il loro contributo per mettere a fuoco alcuni importanti problemi sociali riguardanti non solo la Ndrangheta, ma anche l’emigrazione, il ruolo della donna, la politica, le difficoltà economiche della Locride, che si trascinano da anni, e le differenze generazionali dal primo dopoguerra ad oggi. Il tutto, ovviamente, sulla scia dello scritto di Vincenzo De Angelis che narra la storia di un delitto avvenuto a Bruzzano nel lontano 1919 e delle varie fasi legate alle indagini sviluppatesi, con fasi alterne, fino al 1945 grazie soprattutto alla costanza di un maresciallo dei carabinieri dell’epoca che solo dopo tanto tempo riuscì a far superare il muro di omertà che si era levato sul brutale delitto. Un delitto frutto di uno “sgarro” nei confronti di un boss dell’epoca perpetrato da un “picciotto” con chiare ambizioni di potere all’interno di quella che una volta era chiamata “l’onorata società”, poi battezzata, con l’avvento delle nuove generazioni, da Luigi Malafarina, compianto giornalista di “ Gazzetta del Sud”, come “ la mafia dalle scarpe lucide” a significare un vero e proprio cambio generazionale dalla mafia agropastorale a quella prima del contrabbando di sigarette e poi della droga. Un libro, quello di De Angelis, all’interno del quale sono evidenziate precise descrizioni che rendono giustizia alle tradizioni locali, agli scenari dei borghi della nostra terra , alle abitudini della gente, alle stesse specialità culinarie dei luoghi di un tempo passato dal quale si è, poi, costruita la storia del nostro presente. Un incontro, in definitiva, che è stato particolarmente apprezzato dal folto pubblico presente nel suggestivo Palazzo De Moja, dove si è svolta la manifestazione culturale.

b.a.
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