R. e P.
Presentato a Locri “America?” vero e proprio capolavoro di emozioni e speranza. L’opera è stata realizzata dagli studenti dei Licei “G. Mazzini” in tandem con L’Associazione “5D” e l’artista Bruno Panuzzo. Il progetto “America?”, nella propria totalità, spinge lo spettatore a guardare oltre. Un’autentica disamina sociale su l’attualità di un mondo, spesso intrappolato in se stesso, che pensa al domani dimenticando di vivere il presente, l’ordinario, l’essenziale. La scelta di affrontare, unitamente, le tematiche della violenza di genere e dell’Alzheimer suscita particolare importanza. Essendo, quest’ultime, tematiche tristemente presenti nell’ordinario, viene richiesta una maggiore consapevolezza ed azione da parte di tutti per essere debellate. La collaborazione degli studenti del “Mazzini” con l’Associazione “5D” e l’artista Bruno Panuzzo aggiunge ulteriore valore al lavoro. Il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, degli esperti del settore e del mondo dell’associazionismo rappresentano un “volano” determinante sulla “guida” dei giovani verso la realizzazione di progetti culturalmente significativi. “America?”, nonostante la propria linearità e “basicità” strutturale, da prova d’ esser un progetto azzeccato.
Rilevante non solo per il messaggio sociale di cui è portatore, ma per esser stato semplicemente realizzato da degli studenti. Quest’ultimi hanno così dimostrando la loro dedizione, il loro impegno e la loro sensibilità in merito. L’opera evidenzia fortemente la vulnerabilità dell’essere; la connessione fra milioni di “occhi sconsolati che s’incrociano inermi”. Ogni individuo è consapevole, dopotutto, d’esser perennemente in debito con le donne: l’altra metà del cielo. Non solo dal punto di vista genetico, ma per quanto di essenziale una donna compie nel mondo ogni giorno; per tutto quello che diamo per scontato (perché è così che siamo abituati). Se la vita rappresenta un fugace momento nello spazio, senza la presenza femminile sarebbe solo un frangente temporale più desolato, una speranza svanita sin dagli esordi. Quando una donna subisce una qualsiasi aggressione è la società intera ad aver toccato il proprio punto più basso. “America?” sprona vivacemente alla riflessione, alla necessità di non conferire l’addio ai sogni (già dalle prime luci del mattino). Un opera che cerca di dare una propria spiegazione alla barbarica origine della ferocia umana: anche se, in fondo, dentro di noi sappiamo che non ne sapremo mai la ragione. L’opera filmica degli studenti del “Mazzini” colpisce per alcuni particolari tecnici degni di nota: il gioco sottilissimo dei visi che passano dall’ombra alla luce (e viceversa) guida lo sguardo dello spettatore insieme alle posizioni più o meno dominanti dei personaggi nell’inquadratura. Tutto ciò elimina gradualmente dallo sguardo dello spettatore tutto il superfluo. L’anziano uomo sembra essere l’unione di tante persone diverse: una sorta di “guida” che riconduce alla vita la giovane Federica in una continua ricerca d’amore. L’anziano, altresì, evidenzia l’impossibilità di giungere ad un’unica verità. Il personaggio, nella postura curva, nello sguardo insicuro, nelle mani e nella voce tremolanti, conferisce al tempo che passa una storia dai toni malinconici e che mette in dubbio i fondamenti malsani della società odierna (in cui, spesso, la ricchezza e il potere sono la causa principale dell’infelicità). L’uomo rappresenta una sorta di “illuminazione” verso i futuri passi della ragazza, anche se, sulla vita di quest’ultima e sull’esistenza dell’anziano signore è possibile solo avere delle testimonianze parziali e degli elementi distorti (quasi delle parti di un quadro che non si completerà mai integralmente). L’opera dimostra una grande maturità, nonché una profonda comprensione degli esseri umani. “Sono orgoglioso del progetto America? è stato una meravigliosa esperienza creativa” Ha affermato Bruno Panuzzo. “Abbiamo cercato, nelle storie delineate dai ragazzi, d’inserire alcuni dettagli storici che avessero il compito di fungere da punto fermo, da riferimento. Le opere realizzate, negli ultimi dieci anni, assieme ai ragazzi del “Mazzini” di Locri esprimono grande libertà: poiché possediamo una propria autonomia intellettuale” ha ribadito l’artista. “America? è un’opera che conduce dalla morte all’amore ed evidenzia l’imperfetta vulnerabilità umana di ogni individuo”.