Aristide Bava
SIDERNO – Doveva essere la semplice presentazione di un romanzo, anche se certamente interessante come è l’ultimo lavoro di Annarosa Macrì ” Corpo estraneo”, ma ala fine il convegno organizzato, per l’occasione, dal Circolo “Conca Glauca” di Bovalino ha assunto i connotati di un interssante spaccato sociale in cui sono state riassunte variegate vicende della storia del nostro Paese ripercorse attraverso l’esperienza diretta vissuta dalla stessa Annarosa Macrì nei suoi 35 anni di attività giornalistica. Uno “spaccato” stimolato e ampliato dalle domande del moderatore della serata Pasquale Violi e dal folto pubblico che ha gremito la sede sociale della” Conca Glauca” associazione ben diretta da Virginia Guerrisi e Marinella Violi . E’ stata quest’ultima ad introdurre la serata presentando Annarosa Macrì ben nota giornalista Rai oltre che scrittrice. Ed è stato, poi, un fuoco di fila su domande che hanno travalicato la “storia” del suo libro, edito da Rubettino, per buona parte autobiografico che ha fatto ,comunque, da filo conduttore all’interessante dibattito che si è aperto e al quale, presente anche il sindaco della città Vincenzo Maesano, hanno partecipato attivamente tra gli altri l’imprenditore Nino Fonti, il presidente del Lions club di Locri Piero Multari e l’avvocato-scrittore Francesco Nirta. Un dibattito che ha affrontato importanti temi della storia del nostro Paese e della nostra provincia, quali il 68, gli anni di piombo, i moti di Reggio, l’emancipazione femminile, l’attualissimo tema della violenza sulle donne con l’obiettivo puntato anche sulle cause del mancato sviluppo della nostra terra . Si è, poi, dato spazio, ad alcune pagine di ” Corpo estraneo” con la lettura dell’attrice Giulia Palmisani di Locri Teatro, che ha saputo condensare lo scritto di Annarosa Macrì riassunto in un viaggio a ritroso della sua stessa vita, dall’adolescenza reggina al sessantotto milanese, per andare al matrimonio, alla maturazione politica, alle prime esperienze di lavoro per arrivare ai nostri evidenziando le varie facce di quella che lei stessa ha definito “una rivoluzione culturale” , quella femminile, a cavallo tra due secoli e due mondi.