SIDERNO – Tra innovazione e tradizione, nel solco dell’idea originaria partorita dall’amore del compianto ex presidente Aldo De Leo per la cultura e per la sua Siderno, ma con l’introduzione di elementi d’innovazione grazie all’ottimo lavoro svolto dal comitato organizzatore, composto, tra gli altri, da Graziella Multari, Domenico Catalano, Marcello Attisano e Vincenzo Brullo.

La quindicesima edizione del premio letterario “Città di Siderno” ha avuto luogo martedì sera davanti a un folto pubblico che ha affollato la sala riunioni del liceo artistico “Panetta”.

Una manifestazione che ha avuto il patrocinio della Regione Calabria (anche grazie al particolare impegno profuso dall’assessore al Bilancio Mariateresa Fragomeni), dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria e del Comune di Siderno, con alcuni partner commerciali tra cui la concessionaria Filcar, Attisanografia, il vivaio Albaflor, la dottoressa Giuseppina Minniti e la libreria “MAG. La ladra di libri”.

Prima di procedere alla premiazione dei vincitori delle due sezioni “Narrativa” e “Saggistica” la conduttrice Ivana Criniti ha dato lettura delle menzioni speciali che sono andate all’opera di Pantaleone Sergi “Liberandisdomini” (Pellegrini) e all’autobiografia “Una vita esagerata” di Fausta Ivaldi (Città del Sole edizioni) le cui motivazioni sono state lette – rispettivamente – da Pino Auteritano e Aldo Caccamo. Una delegazione di studenti del liceo scientifico “Zaleuco”, accompagnati dal professor Giuseppe Giarmoleo, ha dato lettura del premio speciale istituito quest’anno, ovvero quello assegnato proprio dagli studenti che hanno inteso premiare il romanzo “Sabbia nera” (Einaudi) di Cristina Cassar Scalia. L’istituzione della sezione speciale a partire da questa edizione è stata fortemente voluta da Emmida Multari, componente la giuria (insieme a Pina Cappelleri, Rita Canale, Maria Antonella Gozzi, Rita Spadaro, Domenico Romeo, Antonio Florenzano, Gianluca Albanese, Vincenzo Tavernese, Marilisa Morrone, Marilena Romeo, Mariarosaria Pini, Vincenzo Naymo e Giuseppe Auteritano) proprio per diffondere l’amore per la lettura tra i giovanissimi.

Quindi, è stata premiata la vincitrice della sezione “narrativa” Sonia Serazzi, autrice di “Il cielo comincia dal basso” (Rubbettino) romanzo particolarmente apprezzato per la semplicità del linguaggio e per la profondità del contenuto, che ha preceduto la seconda classificata Maria Attanasio, autrice de “La ragazza di Marsiglia” (Sellerio) e la già citata Cristina Cassar Scalia, giunta terza. La Serazzi, nel ringraziare per il prestigioso riconoscimento, ha inteso rivolgere un plauso particolare alla casa editrice Rubbettino (rappresentata in sala dal direttore editoriale Luigi Franco) “Che – ha detto la Serazzi – investe e produce cultura in Calabria, in un mondo del lavoro in cui molti delocalizzano”.

Il vincitore della sezione “Saggistica”, invece, è stato il bovalinese Giovanni Pascale, autore di “La Calabria dei Templari” (Ferrari editore) che ha esposto le ragioni della ricerca storica assai approfondita compiuta nello scrivere questo prezioso saggio, assai apprezzato.

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Pascale ha preceduto Arcangelo Badolati, autore di “Santisti & ‘ndrine” (Pellegrini) e Roberto Grandinetti, autore di “Sono morto redattore” (Pellegrini) che in sala ha parlato della sua storia di ex redattore centrale di un quotidiano che dopo aver messo su famiglia ha deciso di dedicarsi all’insegnamento.

La serata è stata impreziosita dall’esibizione del gruppo musicale degli M60.

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