“E’ arrivato il momento di mettere da parte la diplomazia e chiedere l’intervento urgente delle autorità sanitarie e dell’Ispettorato del Lavoro, per le precarie condizioni igienico-sanitarie degli Uffici Centrali del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia a Reggio Calabria”. A dirlo è Patrizia Foti, vice cordinatore nazionale UILPA Giustizia e segretario generale territoriale UILPA di Reggio Calabria.
“Desideriamo sollevare – prosegue Foti – una questione di estrema urgenza e fondamentale rilevanza in merito alle inaccettabili condizioni igienico-sanitarie che attualmente affliggono gli Uffici Centrali del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia di Reggio Calabria ubicati in Via Monsignor Lanza numero 3″.
“In rappresentanza del personale coinvolto, questa Organizzazione Sindacale – denuncia Foti – ha il dovere di richiamare l’attenzione su una situazione che richiede interventi tempestivi e incisivi. In seguito alle preoccupanti segnalazioni pervenuteci dai dipendenti è emerso che gli ambienti di lavoro all’interno dei predetti Uffici presentano gravi e persistenti problemi igienico-sanitari. Nonostante le numerose disinfestazioni eseguite periodicamente, ancora oggi persiste la corposa presenza di insetti, topi e blatte che affliggono costantemente tutti gli spazi degli uffici. Condizioni queste, che creano un ambiente di lavoro estremamente compromesso e che caratterizzano disagio e stress per il personale, costretto a destinare notevoli sforzi e risorse per affrontare tali difficoltà.
Le conseguenze di questa situazione si estendono ben oltre la sfera del benessere dei dipendenti, perché a essere influenzata negativamente è anche la qualità dei servizi offerti all’utenza”.
“I lavoratori si trovano nella necessità di investire tempo considerevole per mantenere una costante disinfezione delle postazioni di lavoro, delle apparecchiature informatiche e dei documenti, nonché per far fronte alla presenza di insetti vivi anche durante i colloqui con l’utenza. Questa condizione non soltanto mina la loro motivazione professionale e la tranquillità lavorativa, ma compromette anche la fiducia e la percezione dell’utenza verso i servizi erogati dal Ministero della Giustizia. L’attuale carenza di misure di sicurezza – sostiene Foti – rappresenta un ulteriore motivo di preoccupazione. Le barriere architettoniche, le uscite di sicurezza ostruite, la mancanza di postazioni lavorative, l’inadeguatezza dei servizi igienici utilizzati sia dal personale che dall’utenza, la mancanza di locali idonei per lo svolgimento del lavoro delicato svolto dai Funzionari dei Servizi Sociali e numerose altre criticità logistiche mettono a repentaglio la sicurezza sia del personale che dell’utenza”.
“I lavoratori si trovano nella necessità di investire tempo considerevole per mantenere una costante disinfezione delle postazioni di lavoro, delle apparecchiature informatiche e dei documenti, nonché per far fronte alla presenza di insetti vivi anche durante i colloqui con l’utenza. Questa condizione non soltanto mina la loro motivazione professionale e la tranquillità lavorativa, ma compromette anche la fiducia e la percezione dell’utenza verso i servizi erogati dal Ministero della Giustizia. L’attuale carenza di misure di sicurezza – sostiene Foti – rappresenta un ulteriore motivo di preoccupazione. Le barriere architettoniche, le uscite di sicurezza ostruite, la mancanza di postazioni lavorative, l’inadeguatezza dei servizi igienici utilizzati sia dal personale che dall’utenza, la mancanza di locali idonei per lo svolgimento del lavoro delicato svolto dai Funzionari dei Servizi Sociali e numerose altre criticità logistiche mettono a repentaglio la sicurezza sia del personale che dell’utenza”.
“Nei giorni scorsi abbiamo fornito tutti i dettagli agli organi preposti ai controlli, sollecitati anche dalla dottoressa Anna Maria Stanganelli, Garante Regionale per la Salute. L’intervento immediato e l’accurato sopralluogo dei locali da parte di due ispettori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e di due Funzionari dell’ASP hanno permesso di accertare e confermare la presenza delle numerose difformità denunciate da questa Organizzazione Sindacale, come la capienza ridotta dei locali rispetto al numero dei dipendenti, la presenza di blatte, l’assenza dei servizi sanitari per disabili e la mancanza di idonee uscite di sicurezza con abbattimento delle barriere architettoniche. Auspichiamo – Conclude Foti – che l’intervento delle autorità preposte possa servire a ridare dignità ai lavoratori e decoro a quella pubblica amministrazione che dovrebbe garantire un servizio essenziale come quello dedicato ai minori”.