Ho deciso di concorrere per la rielezione e il terzo mandato di Sindaco del mio paese, nonostante sapessi del giudizio ancora pendente della commissione d’indagine e di quanto questa mia scelta sarebbe stata condizionante. Infatti, ho intuito subito quanto dopo si sarebbe scatenato: un abisso amministrativo-giudiziario. Quale Sindaco, insieme a tutti gli amministratori, ho operato con correttezza, lealtà, trasparenza e onestà al servizio della mia gente e della Legge, mettendo sempre e comunque al primo posto l’interesse pubblico. Sono stati dieci anni di rappresentante dei miei concittadini fatti di successi e soddisfazioni, ma anche di sacrifici, nel corso dei quali non ho comunque trascurato nulla e nessuno. Programmazione e progettazione ci hanno consentito di ottenere tante soddisfazioni e numerosi finanziamenti, realizzando eventi per grandi e bambini. Ho curato, insieme all’Amministrazione ogni aspetto della vita sociale, dalla cultura, all’ambiente, ai servizi ai cittadini, alla riqualificazione urbana. Abbiamo avuto sempre particolare attenzione per i più deboli.
Ho ripagato con il sacrificio e l’impegno l’onore che ho ricevuto di essere eletto sindaco, per ben due mandati, ottenendo una rigenerazione sociale, culturale e urbana, e portando Portigliola a essere uno dei comuni più vivaci della Locride e spesso preso a modello da altre realtà amministrative.
Lascio il Comune di Portigliola con un equilibrio finanziario del quale vado fiero e tale da poter programmare per i prossimi anni servizi efficienti per i cittadini, sia per i più giovani sia per i meno giovani; scuole moderne e sicure, una cassa finanziaria (al 31/12/2021) di 4.595.480 € e un piano di opere pubbliche approvato per il triennio  2022/2024 e già finanziate, per oltre 16.000.000 (da aggiungersi a quelli già realizzati). Opere che riguardano la messa in sicurezza del territorio, il campo di calcetto a Quote San Francesco, il rifacimento del campetto di calcetto di Portigliola centro, i marciapiedi, un parco giochi, il rifacimento della pavimentazione del centro storico, il completamento della piazza principale, il recupero del parco tematico Il tempo ritrovato, l’acquisto di macchine elettriche per gli spostamenti interni al paese, la realizzazione di un centro polivalente per le famiglie, l’ammodernamento di tutte le strade comunali e tante altre opere minori. Questi elencati rappresentano dei risultati mai raggiunti prima, sono fatti che cambieranno, se portati a compimento, il volto del nostro piccolo comune portando un indiscusso miglioramento della vita nella comunità. Tutto questo non meritava encomi, ai quali non mi sono mai appassionato, ma non meritava nemmeno l’ingiustizia che mi è stata riservata. Peraltro, ho sempre doverosamente collaborato con la commissione prefettizia fornendo loro le ordinanze, i decreti e le sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale, sezione staccata di Reggio Calabria, che, con esiti favorevoli per il Comune, hanno riguardato taluni atti amministrativi dell’Ente e ogni altro documento comprovante la regolarità degli stessi. Dalla suddetta documentazione, insieme ad altri incartamenti, emerge incontestabilmente la legittimità degli atti amministrativi e la totale mancanza di condizionamenti esterni che possano aver determinato le scelte della mia Amministrazione. Non di meno, a segnalare la correttezza complessiva del mio operato e di quello delle Giunte che si sono succedute, negli oramai dieci anni dell’incarico di Sindaco, ho condiviso momenti intensi di doverosa collaborazione istituzionale, con tutte le forze di polizia presenti sul territorio, che hanno fatto finta di non ricordare. Voglio solo rimarcare, per evidenziare la stima di cui godevo e spero ancora di godere tra tutte le persone per bene e oneste, di quando il Comando della Stazione dei carabinieri di Locri, in occasione del funerale di mio padre, ha disposto il picchetto d’onore all’ingresso della Chiesa. Non lo ha fatto per ragioni personali, ma perché con quel gesto intendeva segnalare alla cittadinanza come in quegli anni l’Amministrazione si era distinta nel prendere le distanze da ogni sorta di condizionamento ambientale deviante e anche d’apparato, dai quali mi sono sempre tenuto lontano per poter meglio servire i miei concittadini. Avevamo e abbiamo tutti il dovere di esporci, anche per segnare la differenza con il passato e dare un contributo affinché nel nostro territorio si possa, finalmente, operare senza la presenza asfissiante di associazioni criminali ‘ndranghetiste che, nel nostro comune, fino a una certa data, hanno goduto sempre di alta protezione. Così come altrettanto asfissiante e per certi versi decisivo è il condizionamento di altri apparati.

E oggi, per quanto successo, pago sicuramente anche il distanziamento da questi poteri!
Ringrazio tutti coloro che mi hanno manifestato la loro vicinanza e affetto e sento di dover esprimere il mio ringraziamento a tutti i miei paesani che in questo ultimo e difficile anno mi sono stati vicini e mi hanno sostenuto fino al punto di volermi vedere concorrere per il terzo mandato.

Un grazie anche ai componenti della mia maggioranza, a tutti i candidati della lista, ai dipendenti e collaboratori comunali, che hanno condiviso tutti questi dieci anni di sacrifici ma anche di soddisfazioni e conoscono più e meglio di ogni provvedimento che viene imposto dall’alto la verità e la distanza che ho imposto da quei poteri di cui ho parlato.

Avrei sperato in un epilogo diverso della vicenda perché credo nella Giustizia e nell’onestà di chi ci controlla. Confidavo in loro, lo confesso, facendolo anche sulla base dei chiarimenti che gli sono stati forniti e che sono ben documentati, e che dovevano servire ad allontanare definitivamente da me e dalla stessa Amministrazione i dubbi che sono stati ingiustamente sollevati.

Ma oramai, evidentemente, tutto era già deciso da tempo e altre albe sono immaginate per Portigliola e per la nostra terra da chi riesce a vedere oltre l’orizzonte delle regole democratiche.

Per quanto successo, ne va certamente del mio nome e della reputazione che in tanti anni di sacrifici ho costruito, ma ne va, prima ancora e fondamentalmente, di quella del mio Comune e della mia Gente.

A questi soli devo porgere i miei ringraziamenti e le mie scuse per averli coinvolti – senza colpa – in questa vicenda infamante.

Voglio solo rassicurarli perché confido nella Verità e nella Giustizia e loro sapranno redimersi da questo affronto.

Rocco Luglio – Già Sindaco del Comune di Portigliola eletto democraticamente e revocato dallo Stato Italiano