Nonostante quello che dicono alcuni “per il Ponte sullo Stretto di Messina abbiamo la convinzione di poter aprire i cantieri veri nell’estate del 2024“. Lo ribadisce con fermezza il vicepremier e ministro, Matteo Salvini al festival delle Regioni dove sottolinea che il primo treno e il primo camion attraverseranno il Ponte nel 2032.
“L’opera costerà non più di 12 miliardi, quindi meno della metà di quello che è costato fino ad oggi il reddito di cittadinanza e un decimo di ciò che è costato il superbonus edilizio. Però, a differenza del reddito di cittadinanza, rimarrà lì a lungo e servirà allo sviluppo dell’intero Paese“, ha detto ancora Salvini. Nella legge di bilancio, ha aggiunto Salvini, “l’obiettivo è che ci sia, come investimento, tutta la copertura fino alla fine dei lavori dell’opera“. “L’opera – ha aggiunto – porterà lavoro nel Mediterraneo. Oggi il Mediterraneo è fonte di problemi: è un mare di morte, è un mare di trafficanti, è un mare di barchini, barconi e barchette. Noi abbiamo l’obiettivo che il Mediterraneo torni ad essere un mare di cultura, di scambi, di economia, sperando che non ci siano giudici, come in queste ore, che fanno politica, si mettono la maglietta rossa al posto della toga, e liberano i clandestini che noi vogliamo espellere“.
“Il ponte sarà un portatore sano di sviluppo in un’area che non è Trento, perché a Trento c’è la disoccupazione sostanzialmente zero. A Messina e a Reggio Calabria la situazione per i ragazzi purtroppo non è questa e il ponte sarà una grande opportunità anche per loro“, ha concluso Salvini.
“Il Ponte lo fanno gli ingegneri non i ministri. Noi ci abbiamo messo il finanziamento nella prossima legge di bilancio. Si calcolano 100mila posti di lavoro e come impatto ambientale 140mila tonnellate di co2 in meno nell’aria“, chiosa il ministro.
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