“La polemica insorta per essere stati utilizzati alcune somme del Fondo di Sviluppo e Coesione delle regioni Calabria e Sicilia per contribuire alla realizzazione del Ponte sullo Stretto è veramente tendenziosa e strumentale”. Lo dichiara il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno. “Intanto – prosegue – entrambe le regioni partecipano alla società delle Stretto, con l’evidente conseguenza che, in tale veste, devono necessariamente contribuire alla realizzazione dell’opera. L’aver indicato la possibile utilizzazione di alcuni importi del Fondo di Sviluppo e Coesione non è, sicuramente, una ‘rapina o uno scippo’, per quanto sopra precisato, in quanto, tra l’altro, si tratta di opera strategica che interessa particolarmente le due regioni.
Tra l’altro, a breve, scade il termine per l’utilizzo dell’importo concesso per il periodo 2014-2020, con l’evidente conseguenza che se le somme riconosciute non sono state spese, vi è il rischio di perderle! E sembra proprio che non tutte le somme sono state spese. Ma, a parte questo, non può non evidenziarsi che entrambe le regioni hanno ottenuto riconoscimenti importanti da parte del Governo: cosa che non è mai successa negli ultimi anni. Un’attenzione particolare che ha messo in moto i lavori per le linee ferroviarie interne, con elettrificazione di queste, che ha rispolverato circa 500 milioni per la sistemazione dei passaggi a livello (somme ferme da moltissimi anni), che sta definendo i progetti per l’alta velocità Salerno-Palermo, che ha stanziato tre miliardi per la 106, due per l’autostrada, ed altre somme per le trasversali o i collegamenti in Sicilia, oltre ai rifacimenti di molte stazioni ferroviarie. Senza aggiungere altre risorse per opere minori e la previsione del rigassificatore a Gioia Tauro che potrebbe trasformare lo sviluppo di tale area”.
“Comprendiamo – afferma Saccomanno – che questo evidente interessamento per le due regioni non è gradito a soggetti che, per decine di anni, hanno solo promesso, ma non hanno realizzato nulla. Ma, questo non vuol dire che oggi bisogna criticare chi sta operando concretamente per la crescita della Sicilia e della Calabria in un modo che mai si era visto. Il ministro Salvini ed il Governo vogliono eliminare il divario esistente tra Sud e Nord, ma questo potrà avvenire, solamente ed esclusivamente, realizzando le opere fondamentali perché ciò possa accadere. E le infrastrutture sono essenziali per la crescita del territorio. Una persona seria, anche se di colore o idea diversa, dinnanzi alla possibilità di rendere le due regioni competitive e non come oggi ultime in quasi tutte le classifiche, dinnanzi a tali possibilità può e deve interessarsi che le stesse vengano eseguite celermente e nel migliore dei modi per la collettività”. “Le critiche di posizione partitica – conclude – non condizionano più le intelligenze dei calabresi e siciliani, che sapranno valutare seriamente chi sta lavorando per il bene dei propri territori. Le chiacchiere e le polemiche non portano crescita, sviluppo, economia, occupazione, benessere. E il meridione ha bisogno di azioni concrete e non di altre tante promesse che lo hanno portato al disastro sociale ed economico”.
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