“Confermo che l’intenzione è aprire i cantieri entro l’anno 2024 e aprire al traffico stradale e ferroviario il ponte nel 2032”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al Question Time al Senato.

“Con la costruzione del Ponte sullo Stretto si stima che in cantiere saranno occupati mediamente 4.300 addetti all’anno che raggiungeranno un picco di 7.000 addetti nel periodo di maggiore produzione. Per tutta la durata del cantiere (7 anni) si avrà un impatto occupazionale diretto di circa 30.000 unità lavorative per anno cui aggiungere l’impatto occupazionale indiretto e indotto, stimato in 90.000 Unità, per un totale di 120.000 unità lavorative generate dell’Opera”. Lo spiega la società Stretto di Messina in una nota, dopo il cda. Inoltre il Ponte sarà in grado “di garantire” tempi medi di attraversamento “di circa 15 minuti” per i servizi ferroviari diretti tra Villa San Giovanni e Messina Centrale, rispetto agli attuali 120 minuti per i treni passeggeri e almeno 180 minuti per i treni merci, e di “circa 10/13 minuti su gomma” rispetto agli attuali 70 minuti per le auto e 100 minuti per i mezzi merci, aggiunge la società.

“Resiste a sisma di magnitudo 7,1”

Il Ponte sullo Stretto resisterà a un eventuale sisma di magnitudo 7,1, e così i collegamenti a terra. Le infrastrutture, afferma la società Stretto di Messina nel dare il via libera all’aggiornamento del progetto, nel caso di una scossa di quel livello “non subiscono danni, mantenendo ulteriori margini di sicurezza oltre la soglia prevista”. Il Ponte “resiste a venti con velocità superiore a 300 km/h, anche se in oltre venti anni di monitoraggi eolici effettuati a livello locale non è mai stata raggiunta una velocità di vento superiore ai 150 km/h. La percorribilità ferroviaria prevede l’incrocio in velocità in qualsiasi posizione di due convogli pesanti da 750 metri. L’analisi statica è stata calcolata con la presenza di quattro treni di 750 metri, due treni su ciascun binario”.