Roma, 19 luglio 2024 – L’Amministratore delegato della Società Stretto di Messina replica alla nota del WWF. La Progettazione esecutiva del ponte sullo Stretto di Messina sviluppata per fasi costruttive è in linea con le best practice internazionali e, al contrario dei timori espressi dal WWF, ha l’obiettivo di ottimizzare la costruzione dell’opera, contenendo tempi e costi. Il ponte è un insieme di opere: le opere anticipate, le opere di accompagnamento ambientale, i raccordi a terra, oltre 40 km di strade e ferrovie, funzionali, percorribili e utili fin da subito alla popolazione. Ponte, torri e blocchi di ancoraggio saranno ovviamente un unico progetto. La fattibilità tecnica del progetto non è mai stata messa in discussione, ed è comprovata da anni di ricerche e prove con il coinvolgimento di primari istituti scientifici e dei massimi esperti che hanno realizzato i maggiori ponti sospesi in tutto il mondo.
Le risposte alle osservazioni del MASE, che sono in corso, saranno trasmesse entro la scadenza del 12 settembre. Il Progetto definitivo aggiornato dovrà essere approvato per legge dal CIPESS e quindi soltanto successivamente prenderà avvio la Progettazione esecutiva.
Per quanto riguarda il tema dei tempi e modalità delle prove di fretting fatigue, ovvero fatica da “sfregamento” cavi – selle, la nota del WWF riprende il parere espresso unicamente dal Prof. Risitano, al quale la Stretto di Messina ha più volte dato risposta, precisando che le prove hanno una durata di alcuni mesi e si avvalgono di martinetti idraulici e strutture con dimensione massima di 20–25 metri ed è pertanto falso che non ci siano strumenti idonei per questi test.
Non è stata la Stretto di Messina, come afferma il WWF, ad annunciare il finanziamento UE per la progettazione esecutiva della parte ferroviaria dell’opera, ma la Commissione Europea stessa il 17 luglio scorso. Peraltro, si ricorda che il 13 giugno 2024 il Consiglio Europeo ha confermato l’intesa raggiunta con gli Stati membri che prevede, tra l’altro, il collegamento stabile nello Stretto di Messina, nell’ambito del corridoio ‘Scandinavo-Mediterraneo’. Tutto ciò conferma che è possibile l’ulteriore finanziamento dell’Opera da parte dell’UE, che è ovviamente correlato alle fasi di progettazione ed esecuzione dell’Opera nel rispetto delle normative europee.
La Nota del WWF, sommando rilievi infondati di tipo ingegneristico, finanziario e procedurale, persegue l’obiettivo di impedire la realizzazione del ponte piuttosto che dare eventuali contributi, anche critici, per migliorare la stessa.