R. & P.

Continua l’attività di programmazione dell’Amministrazione in riferimento alla candidatura di proposte progettuali su bandi e avvisi pubblici per intercettare risorse per gli investimenti.

Dopo la partecipazione all’Avviso nell’ambito del PON Legalità 2014-2020 (Progetto Officina del Riciclo: spazi sociali per l’integrazione e l’inclusione dei migranti per € 500.000) e la partecipazione all’Avviso pubblico della Regione per il sostegno di progetti di valorizzazione dei borghi della Calabria (Progetto Gioiosa Borgo Vivo, tra arte e sapori per € 1.500.000), il Comune di Gioiosa Ionica ha presentato un ulteriore progetto nell’ambito dell’Avviso promosso dal Ministero dell’Interno PON Legalità 2014-2020 destinato ad interventi di recupero e rifunzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata in Regione Calabria.

Il progetto, approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 180 del 29/10/2018, mira all’attivazione di una struttura residenziale che eroga servizi socio-assistenziali a donne che hanno subito violenza sessuale, fisica, psicologica e/o economica, maltrattamenti, molestie e ricatti in tutti gli ambienti sociali compreso quello familiare, nonché donne vittime di tratta.

Al progetto si è dato il nome di “La Casa di Clelia”, che vuole essere un richiamo alla memoria dell’illustre cittadina gioiosana Clelia Romano Pellicano (1873 – 1923). Scrittrice e giornalista italiana, anche conosciuta con lo pseudonimo di Jane Grey, è stata pioniera del femminismo in Italia e in Europa. Protagonista di battaglie per la parità dei diritti è l’esempio d’una femminilità coraggiosa e dinamica. Per questi motivi si è scelto di dare questo titolo significativo al progetto: per mandare un messaggio di alto valore sociale che unisca il rispetto dei diritti delle donne e il rifiuto della violenza di genere alla necessità di riutilizzare i beni confiscati per costruire una cittadinanza consapevole e responsabile.

I beni confiscati candidati sono due villette unifamiliari ubicate in zona residenziale consegnati al patrimonio indisponibile del Comune nel luglio scorso. Il contributo complessivo richiesto per la loro rifunzionalizzazione è pari a € 490.000,00. La proposta progettuale ha l’obiettivo di creare una struttura per donne vittime di violenza o tratta, con o senza minori, capace di ospitare contemporaneamente n. 8 (otto) utenti, accessibile anche alle persone con disabilità.

«Se finanziato – dichiara il Sindaco Fuda– il progetto potrebbe dare risposte importanti non solo al territorio della Locride, ma all’intera Regione. Strutture di questo tipo in Calabria si contano sulla punta delle dita e nella Città Metropolitana di Reggio ne sono attive soltanto due. I servizi sociali dei Comuni, che in questi casi lavorano con l’Autorità giudiziarie e le Forze dell’ordine, fanno spesso fatica a reperire strutture. Oltre ad avere un valore “fisico” la struttura avrebbe un grande valore culturale nell’ambito del sostegno a tutte quelle attività che per esempio sta portando avanti l’Osservatorio provinciale sul fenomeno della violenza di genere, istituito nell’ambito del protocollo operativo per la prevenzione e il contrasto delle violenze nei confronti delle donne e dei minori, costituito recentemente su iniziativa della Prefettura di Reggio Calabria. Dobbiamo utilizzare i beni confiscati per dare risposte concrete ai bisogni del territorio: come Amministrazione riteniamo strategico il programmare e l’investire in questo settore».

Gioiosa Ionica, 29 ottobre 2018.

L’Amministrazione comunale