Le segreterie provinciali del Sap della federazione Coisp-Mosap e dell’Fsp Polizia di Stato di Reggio Calabria, allo scopo di dissipare i dubbi che si stanno insinuando tra i loro colleghi della provincia e più in generale nell’opinione pubblica, sentono l’esigenza di fare chiarezza sul sit-in di protesta organizzato lo scorso 4 ottobre innanzi alla Questura del capoluogo.

“In particolare – affermano dalla Sigla – riteniamo che ancora una volta stiamo assistendo a quella che pare una strumentalizzazione di eventi, atteso che la mancanza di personale nella Polizia di Stato è oramai cronica, tanto quanto nelle altre forze di polizia. Siamo consapevoli che l’attuale pianta organica risulta carente di circa 10.000 unità e, purtroppo, non riguarda esclusivamente la provincia reggina che, come il resto d’Italia, pur avendo ottenuto negli ultimi anni delle assegnazioni che in parte hanno mitigato le gravi carenze organiche determinate dal blocco del “turn over” voluto dai precedenti governi, non ha colmato del tutto il vuoto creato dai pensionamenti”.

“Queste ragioni – aggiungono Sap, Coisp-Mosap e Fsp – ci portano a pensare che le motivazioni della manifestazione siano da ricercare altrove, atteso che rivendicazioni di questo tipo solitamente vengono svolte nella capitale o davanti agli Uffici Territoriali del Governo. La domanda nasce spontanea, perché oggi e davanti alla Questura?”

Per i sindacati la problematiche che attengono alle carenze organiche, quelle logistiche e strumentali che sono argomenti di rivendicazione di tutte le sigle, “comprese le scriventi, che in questa provincia, in questi anni, hanno segnalato più volte la discutibile gestione e l’efficienza nei servizi, nonché lo svuotamento di uffici periferici in favore di altri. La scelta di Reggio Calabria anziché di Roma, sede naturale per tali rivendicazioni, è solo strumentale per denunciare una situazione locale che molto probabilmente non vede più il pendolo oscillare da una sola parte”.

“L’attuale guida della Questura di Reggio Calabria, peraltro insediatasi da pochi mesi, ha ereditato una gestione a dir poco opinabile che, a parere di queste organizzazioni sindacali, necessita di tempo e lavoro per ristabilire condizioni di trasparenza per il buon andamento dell’Amministrazione ed il benessere del Personale” proseguono.

Sap, Coisp-Mosap e Fsp ritengono opportuno evidenziare che gli atti sottoscritti anche in questi ultimi mesi da parte delle sigle che oggi hanno inteso manifestare non hanno trovato nei vertici della Questura “scarsa predisposizione al confronto ed alla collaborazione” tanto che risultano approvati degli accordi tendenti a rendere performanti alcune articolazioni anche attraverso l’adozione degli istituti in deroga.

“Siamo consapevoli che i cambiamenti verso modelli più moderni e flessibili è ineludibile ed apprezzabile, rispetto ad arcaici schemi utilizzati nel passato, anche se necessitano di momenti di assestamento che devono essere sostenuti dal costante confronto costruttivo che tutte le parti in causa devono apportare. Pertanto, riteniamo inopportuno tentare di condizionarlo con pubbliche iniziative volte a esercitare, seppur lecitamente, forme di pressione che ineluttabilmente acuiscono le distanze” continuano.

“Cogliamo l’occasione per unirci alle richieste avanzate dalle nostre Segreterie Nazionali per una più rapida sottoscrizione del contratto di lavoro ed all’approvazione anche al Senato del Ddl Sicurezza allo scopo di fornire più efficaci strumenti normativi alle donne ed agli uomini della Polizia di Stato che, con sacrificio ed abnegazione, operano giornalmente sul territorio per garantire legalità e pacifica convivenza” concludono Sap, Coisp-Mosap e Fsp.

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