Sul tavolo di Berlusconi l’ultima proiezione di Ghisleri. Secondo cui 5 degli 8 uninominali per la Camera andrebbero al M5S. Gli altri al Pd. Panico tra i colonnelli calabresi. Talarico dovrebbe essere schierato a Reggio, Occhiuto a Cosenza. Due donne per il Senato. Ma l’accordo potrebbe essere stravolto da Arcore

Centrodestra calabrese nel panico. Sul tavolo di Berlusconi ad Arcore è planato un sondaggio che riporta risultati devastanti per tutta la coalizione, fino a oggi data per vincente in quasi tutti i collegi al di sotto del Pollino. Non per la sondaggista su cui l’ex premier ripone più fiducia, Alessandra Ghisleri, secondo cui il 4 marzo potrebbe essere il giorno di una debacle epocale per il centrodestra regionale. Lo studio di Euromedia research al vaglio di Berlusconi assegna cinque degli otto collegi uninominali per la Camera al Movimento 5 Stelle, gli altri tre invece andrebbero al centrosinistra. Fi, FdI, Lega e quarto polo resterebbero insomma a bocca asciutta. Un sondaggio inaspettato che ora potrebbe anche spingere Berlusconi a modificare la griglia dei candidati calabresi, presentata poche ore fa dai coordinatori Jole Santelli e Roberto Occhiuto, nel tentativo di scongiurare una sconfitta annunciata.

IL SONDAGGIO Il sondaggio di Ghisleri assegna al M5S i collegi di Cosenza (vantaggio incluso nella forbice 57,7%-40,2%, con la coalizione al secondo posto nel range 39,6%-27,6%), Catanzaro (38,6%-33,6% – 37,5%-32,6%), Corigliano (38,4%-37,3% – 34,2%-33,2%), Castrovillari (39,8%-33,4% – 38,4%-32,3%) e Crotone (35,8%-33,3% – 35,7%-33,2%). Al Pd e al centrosinistra andrebbero invece gli uninominali di Reggio Calabria (43,8%-33,6%, seconda coalizione tra il 43,6% e il 33,4%), Gioia Tauro (34,6%-33,9% – 33,7%-33,1%) e Vibo Valentia (44,5%-40,1% – 31,9%-28,8%).

ORDINI DA ARCORE Il centrodestra regionale, dal canto suo, ieri ha chiuso l’accordo sui nomi. Ma tutti gli occhi sono ora puntati ad Arcore, dove il sondaggio di Euromedia research ha scatenato un terremoto dagli esiti imprevedibili. I papabili calabresi, asserragliati nell’hotel Colonna di Roma, aspettano con il fiato sospeso possibili rivoluzioni.

L’ACCORDO La griglia temporanea presentata ad Arcore dai coordinatori regionali – su cui dirà l’ultima parola Berlusconi – prevede conferme e novità. A Giuseppe Mangialavori (Fi) andrebbe l’uninominale di Vibo, favorito anche dalla rinuncia di Wanda Ferro che, per il bene della coalizione, ha optato per il collegio di Castrovillari-Paola per la Camera e sarà anche capolista di Fratelli d’Italia nel listino Sud.

L’altro meloniano inizialmente in corsa per un uninominale, Fausto Orsomarso, dovrebbe invece correre solo nel proporzionale Nord. Piazzamento al maggioritario di Corigliano per il coordinatore regionale di FdI, Ernesto Rapani. Per la Camera di Crotone dovrebbe esserci l’unico leghista schierato in Calabria, DomenicoFurgiuele, mentre per il Senato si sarebbe affermata una donna, Emanuela Altilia, componente dell’ufficio di presidenza di Fi Calabria.

OK TALARICO E AIELLO In pole a Reggio, salvo modifiche dell’ultim’ora, ci saranno Franco Talarico (Udc) per la Camera e Alessandro Nicolò (Fi) per il Senato. Il collegio Piana-Jonio andrebbe al forzista FrancescoCannizzaro.

Confermati, a Catanzaro, Mimmo Tallini (Camera) e Piero Aiello (Senato), che dovrebbe aver respinto gli ultimi assalti dell’uscente Pino Galati (candidato in altre regioni?).

Una delle novità dovrebbe riguardare proprio Occhiuto, che – oltre alla candidatura al proporzionale – avrebbe deciso di affrontare anche la sfida – difficile, a giudicare dal sondaggio di Ghisleri – per la Camera a Cosenza. Per il Senato ci sarebbe Fulvia Caligiuri, responsabile cittadina di Confagricoltura.

Ora manca solo il visto di Berlusconi. E può succedere di tutto.