R. e P.

Non è stata scritta una bella pagina politica oggi, per niente; soprattutto nelle dinamiche femminili delle politiche di genere.

Oggi arrivano due notizie,  una formale,  del Consiglio  regionale della Calabria che annuncia la calendarizzazione per febbraio della norma sulla doppia preferenza di genere, un’altra “informale”, su una bagarre avvenuta in conferenza dei capigruppo dove Flora Sculco avrebbe sguainato la spada per difendere la doppia preferenza di genere. Quello che ormai tutti sanno è che la norma sulla doppia preferenza di genere, pronta da anni e mai portata in consiglio, ha cominciato a tornare sul tavolo delle trattative dopo che le donne calabresi, raccolte nelle loro singole forze dalla Casa delle Donne di FìmminaTv, hanno deciso di non mollare, di seguire l’iter e se necessario, portarlo avanti con tutti gli strumenti possibili. Così, dopo mesi di incontri, a Reggio con la CPO, a Lamezia con la Casa e le istituzioni paritarie Nava, Stumpo, con WWW e le singole donne interessate all’iter, si è riusciti a individuare una data che poi, con un gioco di magia è stato rinviato. Si sono levate voci quel giorno in aula, calendarizzare di nuovo, subito, riprendiamo immediatamente, ma nulla, neppure una parola in ogni riunione dell’assemblea regionale. Allora la Casa ad Ottobre ha proposto la sua norma, seguendo il dettato dello statuto regionale, con uno strumento previsto dalle norme ha spinto politicamente su un altro acceleratore. Ed ecco che in Consiglio regionale arrivano, aderendo all’iniziativa della Casa, i comuni di Catanzaro, Bovalino, Verzino, Ricadi, poi Badolato e stanno arrivando altre delibere consiliari, di una norma che non può più aspettare. Purtroppo la Casa sapeva, era una partita a scacchi, abbiamo aspettato che diventasse indispensabile arrivare a trovarsi in Consiglio, nel rispetto imprescindibile di una norma precisa, quella dell’iniziativa dei comuni. Sapevamo che sarebbe stato così, che una volta obbligati a tenerci in considerazione, ci si doveva organizzare. Ed in conferenza dei capigruppo l’uscita della Sculco non ha ingannato nessuno, tutti sapevano dell’altra proposta, ed in riunione lo hanno evidenziato, sapevano di questa  e di tutte quelle che arriveranno dagli altri comuni fino a che non verrà approvata la norma. Noi, intanto, sapevamo che questo sarebbe successo, perchè sapevamo che queste erano le armi da usare, purtroppo. E’ lontano il confronto leale e giusto su quello che si deve fare e non che “conviene” fare. Su ciò che è giusto e ciò che è utile a se stessi. Quindi va bene così, la doppia preferenza verrà calendarizzata a febbraio, altrimenti ci sarà quella della Casa…. abbiamo vinto? Ancora no, deve essere votata. Ma su questo abbiamo ancora delle altre carte da giocare. Quando la politica, quella seria, quella trasversale e pulita, si fa avanti, è coesa, qualche risultato si ottiene.

Raffaella Rinaldis

Direttora di FìmminaTV e della sua Casa delle Donne