R. e P.

Prevenzione della corruzione. TrasPARENZA. PRESIDIO DELLA LEGALITà E CONTRASTO AI CONDIZIONAMENTI ED ALLE INFILTRAZIONI MAFIOSE.

LE RAGIONI, L’ATTUALITA’ E LA PROSPETTIVA DELLA LEGISLAZIONE DI SISTEMA IN TEMA DI PREVENZIONE DELLA INFILTRAZIONE MAFIOSA NEGLI ENTI LOCALI.

È, questo, il tema di una giornata di studio e confronto sullo scioglimento dei consigli comunali per sospette infiltrazioni mafiose, promossa unitamente al Comune di Polistena, con progettazione e organizzazione di coim idea e il patrocinio di Avviso Pubblico, dell’Associazione dei Comuni Città degli Ulivi, dell’Associazione dei Comuni della Locride e dell’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, che si terrà il prossimo 21 maggio nel Salone delle Feste presso la sede municipale del Comune di Polistena, con inizio alle ore 9.00.

L’istituto è stato introdotto nel nostro ordinamento a partire dal 1991. Inoltre è da tempo in vigore un complesso sistema di norme finalizzate al rafforzamento della capacità di prevenzione e contrasto dei fenomeni corruttivi nella pubblica amministrazione e alla concreta attuazione del principio di trasparenza dell’azione pubblica.

In tale scenario emerge la necessità di avviare una riflessione sulla efficacia delle norme in materia di prevenzione del rischio corruzione e delle norme di contrasto ai condizionamenti ed alla infiltrazione mafiosa, tenendo conto delle esperienze fin qui realizzate, e sulla possibile loro riforma con lo scopo di rafforzarne la capacità effettiva di permanenza degli effetti di ripristino della legalità.

L’evento del 21 maggio propone un confronto a più voci su tematiche di grande rilevanza e di viva attualità anche alla luce della revisione del TUEL: il rapporto tra le norme a presidio della prevenzione della corruzione e per la trasparenza e le altre norme a presidio della legalità, in particolare modo le norme in materia di scioglimenti degli organi degli enti locali per condizionamenti ed infiltrazioni mafiose, ed intende esplorare la complessità insita nelle norme, la loro interazione, la necessità di una stretta integrazione. Il duplice fine è discutere sui limiti dell’approccio tradizionale in termini di “malgoverno” e, al contempo, di identificare i punti di convergenza per una riforma della attuale legislazione di sistema.

L’incontro è strutturato anche come momento di dialogo tra esperti, rappresentanti delle istituzioni interessate, magistrati, e intende proporre una analisi collettiva della situazione.

Si parte con i contributi alla discussione del Sindaco di Polistena, dott. Michele Tripodi e del dott. Carmelo Sellaro, presidente del Consiglio di Amministrazione di coim idea, società leader nella formazione e servizi ai dipendenti della pubblica amministrazione che ha curato la progettazione e l’organizzazione dell’evento.

Introdotti dalla relazione del dott. Arturo Bianco, socio di coim idea ed esperto nazionale in materia di personale, anticorruzione e trasparenza, sistemi di valutazione e controlli PAL, i lavori, moderati dal direttore generale di Città Metropolitana di Reggio Calabria, dott. Umberto Nucara, proseguiranno con gli ulteriori contributi del Sindaco di Cinquefrondi Michele Conia, per l’Associazione Comuni Città degli Ulivi, del Sindaco di Martone Giorgio Imperitura, per l’Associazione Comuni della Locride, del Sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, del Sindaco di Laganadi Michele Spadaro, per l’Associazione Comuni Area dello Stretto, e di Giuseppe Politanò in rappresentanza di Avviso Pubblico Calabria.

L’evento sarà caratterizzato per l’articolato e qualificato apporto dell’avv. Nico D’Ascola, Ordinario di Diritto Penale presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria; del dott. Gerardo Dominijanni, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria; dell’avv. Giuseppe Falcomatà, Responsabile Mezzogiorno ANCI; del dott. Paolo Giovanni Grieco, Prefetto di Vibo Valentia; della dott.ssa Clara Vaccaro, Prefetto di Reggio Calabria, del Prefetto, dott. Francesco Zito, del Ministero dell’Interno.

Partecipano sindaci, amministratori, segretari comunali, revisori, dirigenti e figure dirigenziali, responsabili delle istruttorie e procedimenti degli uffici degli enti locali.

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PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE. TRASPARENZA.
PRESIDIO DELLA LEGALITÀ E CONTRASTO AI CONDIZIONAMENTI ED ALLE INFILTRAZIONI MAFIOSE.
LE RAGIONI, L’ATTUALITA’ E LA PROSPETTIVA DELLA LEGISLAZIONE DI SISTEMA
IN TEMA DI PREVENZIONE DELLA INFILTRAZIONE MAFIOSA NEGLI ENTI LOCALI.
GIORNATA DI FORMAZIONE E CONFRONTO
21 maggio 2024
Salone delle Feste, via Piazza della Pace
COMUNE DI POLISTENA (REGGIO CALABRIA)

A partire dal 1991 è stato introdotto nel nostro ordinamento lo scioglimento degli organi elettivi degli enti
locali per il sospetto di infiltrazioni mafiose, istituto attualmente regolato dagli articoli 143 e seguenti del
d.lgs. n. 267/2000, cd testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.
Sulla base di questa disposizione sono stati sciolti nel corso degli anni diverse centinaia di consigli comunali, concentrati soprattutto nelle regioni dell’Italia meridionale e della Sicilia. In alcuni casi questa forma di scioglimento si è ripetuta più volte e la giurisprudenza è intervenuta più volte, definendo gli ambiti entro cui questo strumento eccezionale può essere utilizzato.

Soprattutto oggi, in un momento storico in cui le importanti risorse economiche del PNRR, aumentano in
maniera preoccupante il rischio di condizionamento/infiltrazione criminale, è opportuno che il piano di
prevenzione comunale della corruzione non sia affrontato come mero adempimento. Purtroppo però
sembra rilevarsi come la PA locale non ha una chiara consapevolezza dell’importante ruolo di attore
nell’attività di prevenzione dei fenomeni illeciti; si tratta di una vulnerabilità non di poco conto, se si pensa alla presenza d’ambiti fortemente appetibili per la criminalità organizzata e del contesto economico attuale.

È convinzione comune che il contrasto alla corruzione sia una prerogativa esclusiva di polizia e
magistratura, dimenticando che si tratta di fenomeni che sovente attraversano molte delle attività
amministrative pubbliche e non considerando che proprio il monitoraggio di queste fasi sfugge all’azione
penale.

Per questo i presidi posti a prevenzione dei rischi dell’attività amministrativa sono un aspetto rilevante
dell’agire pubblico, perché soltanto chi direttamente segue la procedimentalizzazione degli ambiti
amministrativi a rischio può attivare gli opportuni allarmi.

Peraltro, l’attività di prevenzione di questi fenomeni rientra tra le prerogative dei comuni che, gestendo
specifici procedimenti amministrativi sensibili, sono in grado d’evidenziare, attraverso il monitoraggio dei
procedimenti, dove possono presentarsi situazioni a rischio corruzione.
In tale scenario si impone la necessità di avviare una riflessione sulla efficacia delle norme in materia di
prevenzione del rischio corruzione, delle norme di contrasto ai condizionamenti ed alla infiltrazionemafiosa, anche alla luce delle esperienze fin qui realizzate e sulla possibile loro riforma con lo scopo di rafforzarne la capacità effettiva di permanenza degli effetti di ripristino della legalità.

La giornata di formazione e confronto, che vale come formazione obbligatoria in materia di prevenzione
della corruzione e trasparenza ai sensi della Legge 190-2012, così come modificata dal D.lgs. 97-2016 e
ss.mm.ii., intende esplorare la complessità insita nelle norme, la loro interazione, la necessità di una stretta integrazione al duplice fine di discutere sui limiti dell’approccio tradizionale in termini di “malgoverno” e, al contempo, di identificare, grazie ad un confronto a più voci, i punti di convergenza per una riforma della attuale legislazione di sistema con particolare riferimento agli scioglimenti degli organi elettivi per presunti condizionamenti ed infiltrazioni mafiose. Una giornata di formazione strutturata anche come momento di dialogo tra esperti, rappresentanti delle Istituzioni governative interessate, magistrati, e rivolta agli amministratori locali, ai segretari, ai dirigenti e figure dirigenziali, ai dipendenti degli enti, agli operatori del diritto, che intende proporre una analisi collettiva della situazione in essere e di delineare possibili prospettive di riforma.

PROGRAMMA
Ore 8.30 – Registrazione dei partecipanti e welcome coffe
Ore 9.00 – AVVIO DEI LAVORI E CONTRIBUTI ALLA DISCUSSIONE
Dott. Michele Tripodi – Sindaco di Polistena
Dott. Carmelo Sellaro – coim idea Srl
Ore 9.30 – RELAZIONE
Dott. Arturo Bianco (esperto in materia di personale, anticorruzione e trasparenza, sistemi di valutazione e controlli PAL coim idea): Prevenzione della corruzione. Trasparenza. L’applicazione delle norme sullo
scioglimento per sospetto di infiltrazioni mafiose e le prospettive di riforma

Ore 10.15 INTERVENTI PROGRAMMATI
Michele Conia Rappresentante Associazione Comuni Città degli Ulivi
Giorgio Imperitura Rappresentante Associazione Comuni della Locride
Renato Natale Sindaco di Casal di Principe
Michele Spadaro Rappresentante Associazione Comuni Area dello Stretto
Giuseppe Politanò Avviso Pubblico Calabria
Ore 10.45 – LO SCIOGLIMENTO DEI COMUNI PER SOSPETTO DI INFILTRAZIONI MAFIOSE: BILANCIO E
PROSPETTIVE. Relatori:
Avv. Nico D’Ascola – Ordinario di Diritto Penale presso l’Università Mediterranea Reggio Calabria
Dott. Gerardo Dominijanni – Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria
Avv. Giuseppe Falcomatà Responsabile Mezzogiorno ANCI
Dott. Paolo Giovanni Grieco – Prefetto di Vibo Valentia
Dott.ssa Clara Vaccaro – Prefetto di Reggio Calabria
Dott. Francesco Zito – Ministero dell’Interno
Coordina i lavori: Dott. Umberto Nucara- Direttore generale Città Metropolitana di Reggio Calabria