Arriva la risposta di Eduardo Lamberti Castronuovo a Vittorio Sgarbi in merito al dibattito a distanza sulla questione che come protagonisti vede i Bronzi di Riace.
“Quando eravamo bambini e giocavamo per strada, qualcuno rimaneva male se aveva la peggio nel corso di una discussione. Chi aveva torto, prendeva il pallone di sua proprietà e andava via oppure iniziava ad inveire contro sorelle, madri, cognate.Tutt’oggi c’è qualcuno che quando è stretto da un ragionamento preciso e inconstestabile che cosa fa? Inizia a tirare fuori epiteti, provenienze dalla montagna (con tutto il rispetto). Questa è l’ultima volta che entrerò in merito alla questione, è giusto che ad un bel filmato di 22 minuti con alle spalle un lago probabilmente alpino, si risponda con serietà e tranquillità. Noi del comitato a difesa dei Bronzi già diversi anni addietro ci opponemmo al trasferimento dei due Bronzi in un luogo non identificato di Roma, dove avrebbero dovuto fare degli studi sulle due meravigliose statue. Partiti i bronzi per Roma, probabilmente non sarebbero tornati, il condizionale è d’obbligo. I Bronzi furono poi trasportati nel palazzo dei calabresi ed il tragitto (1.500 metri circa di distanza), durò 12 ore. Cosa ha fatto inalberare, adesso, taluno che ritiene essere il Guru della cultura (no comment)…?
Gli amici toscani hanno avuto la brillante idea di prendere dei bronzi che erano stati fusi a immagine e somiglianza dei Bronzi veri che sono stati immersi in una località della Versilia. Un’idea intelligente, poco intelligente, non sta a noi giudicarla. Un’idea pubblicitaria per promuovere il territorio, non un’azione culturale perchè di culturale non ha proprio niente. Lo studio sarebbe dovuto essere quello scientifico, dei Bronzi posizionati per un anno dentro acqua salina per verificare gli effetti sul materiale. Proprio i Bronzi servivano per questo studio? Bastava un pezzo di metallo. I Bronzi sono stati 2500 anni sott’acqua …sarebbero potuti rimanere altri 2500…
Far venire un rappresentante del parlamento a verificare il tutto, non è una cosa che noi avremmo potuto accettare.
Il soggetto di cui stiamo parlando ha approfittato di questa cosa che noi del comitato abbiamo detto in tranquillità…
La verità, egregio signore, è che lei vorrebbe portrare i Bronzi di Riace in giro perchè la cultura, da Napoli in giù, è come il matrimonio di Don Abbondio… s’ha da fare… perchè Reggio non porta grandi denari, perchè è una città periferica, perchè ha una classe politica che non sa difenderla. Il silenzio assoluto che c’è è dovuto al fatto che temono le sue “vendette“.
Lei mi ha detto che sono un semplice reumatologo, orgoliosamente, tant’è che ho visitato i Bronzi su richiesta di tanta gente ed ho certificato che proprio per le malattie reumatiche di cui sono affetti, sono tali per cui non si possono muovere.
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