Aristide Bava
SIDERNO – Uno dei problemi più gravi che esiste sul territorio della Locride è certamente quello della mancanza di adeguati collegamenti cosa che, soprattutto dal punto di vista turistico, continua a frenare lo sviluppo dell’intera zona. E stiamo parlando di collegamenti di ogni tipo a partire da quelli ferroviari. Questa cronica mancanza di collegamenti è stata più volte evidenziata dagli operatori turistici che sono i primi che, soprattutto in occasione delle annuali Borse del Turismo, sono costretti ad ascoltare le lagnanze dei Tour Operator italiani e stranieri.
Con l’avvicinarsi del periodo natalizio, poi, anche i costi di treni, e soprattutto degli aerei, cominciano a lievitare sensibilmente e pesano non solo per gli studenti che si trovano fuori sede o per i cittadini che lavorano altrove e vogliono passare questo importante periodo con familiari e amici ma anche per tanta gente che vorrebbe arrivare nella Locride per le vacanze. D’altra parte non è che affrontare un viaggio verso la Calabria sia facile. Arrivare in auto spesso è difficile per le solite precarie condizioni delle strade e anche l’arrivo in treno ( a Rosarno , a Gioia Tauro o a Lamezia) deve combaciare con collegamenti con pulmann che sono molto risicati o con mezzi di fortuna e/o amici che devono poi provvedere a farli arrivare nella fascia ionica reggina. E spesso sono in molti i foresteri che rinunciano alle loro vacanze in Calabria. In effetti il problema dei mancati collegamenti ferroviari, stradali o aerei penalizza fortemente il territorio, Questo è ormai indiscutibile. Un problema che comincia ad essere molto pesante soprattutto in periodi lontani da quello estivo durante il quale qualche collegamento in più, sia aereo che ferroviario, esiste. Un problema che è viene evidenziato, sempre più spesso, dai Tour Operator, perchè, paradossalmente, sono molti i turisti che ormai puntano su un turismo diverso , quello ambientale, che punta sui borghi antichi sulle potenzialità enogastronomico, sugli aspetti culturali.
Quello, per intenderci, che proprio un territorio come questo della Locride non ha alcuna difficoltà ad offrire. Ed è, quindi un vero peccato che si debba fare ancora i conti con la mancanza di adeguati collegamenti. La stessa SS. 106, in questa fascia di territorio continua a rimanere l’eterna incompiuta, malgrado le tantissime promesse e le varia rassicurazione che periodicamente vengono fatte per tacitare gli assurdi ritardi che l’agognato completamento si porta appresso. Così come è un assurdo che una zona a larga vocazione turistica come questa della Locride non sia servita di treni a lunga percorrenza. Il territorio si salva in qualche modo ma le presenze rimangono ancora limitate rispetto alle sue enormi possibilità perchè è appetibile e ricco di risorse di vario genere, ma riteniamo che questo problema debba essere preso in seria considerazione. Bisogna certamente fare qualcosa di concreto anche in fatto di costi. E non solo per i “ritorni” della nostra gente ma anche e soprattutto adesso che molti turisti stanno scoprendo il territorio della Locride e con esso le grandi potenzialità della Calabria.