Eccellenza Reverendissima. Inizia così la lunga lettera che il segretario regionale del PD Ernesto Magorno scrive a Mons  Oliva, vesovo della diocesi di Locri-gerace dopo  l’iniziativa del 2 giugno a Platì . E’ vero, dice Magorno, Platì ha bisogno di interventi tangibili che risolvano le tante criticità di cui questa comunità soffre:assenza di infrastrutture, carenza di servizi essenziali, mancanza di lavoro, di risorse e di prospettive soprattutto per i giovani. Platì, lo ribadisco, non è solo ‘ndrangheta, ha una storia antica, fatta di profonda passione civile e di immensa generosità.Amo ripetere, perché ne sono pienamente convinto, che la Calabria tutta è una regione “normale”, con importanti questioni da definire, ma abitata da donne e uomini onesti e laboriosi, ragazzi e giovani, capaci e ricchi di potenzialità, troppe volte strumentalizzati dai politici e sui quali bisogna scommettere, garantendo, con i fatti e non solo a parole, prospettive certe per il loro avvenire e condizioni di vita più solide.La lotta alla criminalità organizzata non si combatte con le belle parole ma va combattuta giorno per giorno, sul campo, educando all’amore per la legalità, creando cultura, occupazione e sviluppo.Io sono un uomo che viene dai territori, il primo segretario regionale del PD calabrese che è partito dalla realtà quotidiana che vivono i sindaci, dall’esperienza di chi ogni giorno è tra la gente e con la gente e ne fa propri, perché li vive in prima persona, disagi e difficoltà. Da sempre sostengo che la buona politica e il buon governo non possono non misurarsi con il territorio e interpretarne i bisogni, perché qui è la Calabria vera, quella della gente comune, con tutte le sue problematiche e aspettative.E ho imparato che anche da posizioni politiche differenti ci si deve ritrovare uniti nei veri valori della vita, primo di tutti quello universale della solidarietà e dell’attenzione agli ultimi. Papa Francesco ci insegna a mettere sempre e comunque l’uomo al centro di ogni nostra azione e a spalancare le porte a un futuro di speranza, “perché là dove cresce la speranza, si moltiplicano anche le energie e l’impegno per la costruzione di un ordine sociale e civile più umano e più giusto, ed emergono nuove potenzialità per un nuovo sviluppo sostenibile e sano”. E per quanto mi riguarda, da segretario regionale del Pd e da deputato della Repubblica, io proseguirò nel mio impegno e seguiterò ad essere al fianco dei cittadini in ogni battaglia di civiltà, di democrazia e di libertà, perché non vengano mai più tradite le loro speranze e riacquistino fiducia nella politica, nelle istituzioni, nello Stato. Il Suo sapiente riferimento a San Tommaso che definisce la politica come “una forma di carità, la più alta e la più degna delle azioni praticate dall’uomo”, il richiamo fatto dal parroco di Platì, nel suo saluto, ad una Chiesa in cammino tra la gente , una Chiesa, come più volte ha detto il Santo Padre, “chiamata a uscire da se stessa per dirigersi verso le periferie, non solo geografiche ma anche esistenziali”, confermano e rafforzano la certezza che qualsiasi sfida orientata al perseguimento del bene comune si può vincere solo se affrontata tutti insieme : cittadinanza, politica, istituzioni civili e religiose. Magorno, chiude la lunga lettera fiducioso che non mancheranno altre occasioni per incontrarci, confidando nel Suo illuminato contributo quale guida attenta e saggia della Chiesa che è in Locri-Gerace. La Sua sensibilità di pastore sarà di grande aiuto per leggere meglio questo territorio e dare risposte concrete al profondo disagio economico e sociale che vivono i cittadini, alle tante famiglia a rischio povertà, alla delusione e la sfiducia dei giovani che rivendicano un futuro diverso, un futuro di riscatto, più giusto e migliore.

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