R. e P.
In tempi come quelli in cui viviamo fatti di incertezze, di dilagante crisi economica, di minacce nucleari e problematiche sociali sempre più asfissianti, c’è un posto in cui il tempo sembra essersi fermato lontano da corse frenetiche e affanni quotidiani. Un luogo che protegge come un manto chiunque lì si rechi. A pochi passi dalla statale 106 nel territorio delle verdi campagne di Santa Domenica di Placanica c’è il Santuario diocesano Nostra Signora dello Scoglio, un’opera mariana voluta da Fratel Cosimo.
Non è necessario essere un credente per percepire l’onda di serenità che attraversa il corpo e la mente non appena si giunge al rinomato luogo di culto. Cinquantaquattro anni fa, proprio su quelle altezze, avvenne l’apparizione della Madonna a Fratel Cosimo, mentre ritornava a casa, appena diciottenne, dopo una giornata di duro lavoro nei campi. Da allora, la valle di Santa Domenica è divenuta una meta spirituale per milioni di pellegrini. Non è raro assistere a eventi difficili da spiegare con gli occhi della logica, così come non è difficile sentirsi accolti e avvolti dal famoso santuario con la evocativa statua, i decori essenziali, l’aria limpida, la vallata silenziosa, l’impeccabile organizzazione dei volontari dell’opera, il carismatico rettore padre Raffaele Vaccaro con il suo confessionale sempre pronto ad alleggerire i cuori dei pellegrini che arrivano costantemente da ogni angolo del mondo e le emozionanti benedizioni di Fratel Cosimo capaci di toccare le corde più sensibili dell’anima e di infondere forza e coraggio negli ammalati e nei sofferenti che cercano ristoro dello spirito. Intanto continuano gli appuntamenti religiosi, prossima data da ricordare è quella del 29 ottobre alle ore 17, dopo la celebrazione della Santa messa seguirà, infatti, una processione mariana per rendere omaggio alla mamma di Gesù attraverso un cammino di fede, amore e devozione.
ALESSANDRA BEVILACQUA