Dall’Ufficio Stampa Santuario Nostra Signora dello Scoglio

Il noto padre Emiliano Antenucci, dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, è stato in visita, di recente, al santuario diocesano Nostra Signora dello Scoglio per incontrare Fratel Cosimo. Il frate cappuccino, a cui papa Francesco ha chiesto di fondare in Abruzzo un santuario dedicato alla Madonna del Silenzio, di cui è divenuto rettore, è anche un volto noto televisivo, per le sue seguite trasmissioni e interventi, soprattutto su TV 2000 della Conferenza Episcopale Italiana. Padre Emiliano Antenucci appartiene al convento di Avezzano, in Abruzzo ed è pure uno dei mille missionari della Misericordia ai quali, nel 2016, Francesco ha dato la facoltà di rimettere i peccati che solo il Papa può assolvere. Dopo avere visitato il santuario dello Scoglio, accompagnato dal coordinatore generale Giuseppe Cavallo, nel raccontare la propria esperienza, padre Emiliano ha affermato: «Questo santuario è un luogo sperduto della Calabria, ma pieno di silenzio e di pace.

La Madonna sceglie sempre posti semplici e persone umili per manifestare la sua presenza, come il Signore “ha guardato l’umiltà della sua serva”. Il Santuario della Madonna dello Scoglio ha un profumo particolare di rose e altri fiori, segni sensibili della presenza della Madre di Dio che si è posata in quella terra maledetta dalla ‘ndrangheta, ma benedetta da Dio.» Il sacerdote ha continuato dicendo: «Fratel Cosimo ha come carismi principali la semplicità, l’ascolto, l’umiltà e l’obbedienza alla Chiesa. I suoi carismi di cardiognosi (conoscenza del cuore), di guarigione e di liberazione servono ad aiutare il popolo santo di Dio. Ringrazio la Vergine Santa di averlo incontrato e le sue parole e la sua preghiera sono state per me balsamo dell’anima e consolazione del cuore.» Riferendosi, poi, all’afflusso oceanico di pellegrini, che da ogni parte del mondo, giungono, costantemente, al santuario mariano di Santa Domenica di Placanica, fondato da Fratel Cosimo da oltre mezzo secolo, padre Emiliano ha affermato: «Mi sono chiesto: perché tanta gente? Le persone vanno alla ricerca di una spiritualità dell’essenzialità. San Francesco, Madre Teresa, Padre Pio, Mamma Natuzza, fratel Cosimo, ma lo stesso papa Francesco sono caratterizzati dall’essenzialità della vita, dell’empatia, della semplicità, della spontaneità e dell’umiltà. Questi cristiani credibili – ha concluso – non sono stati grandi predicatori o, peggio, grandi diplomatici, ma le loro parole vere, efficaci, dirette sono state e sono guida per tantissime anime. Viva Gesù e Viva Maria!»