Il servizio di Brumotti,per “Striscia la notizia” ritraente una sfigurante realtà sanluchese,ci pone di fronte alla presa di coscienza di due ordini di pericoli individuali e collettivi,che non possono essere governati dalle reazioni contrarie dell’ indifferenza personale e della ipocrisia di Stato.Un servizio televisivo ,se è fatto per denunciare un problema sociale con la conseguenza di individuare una soluzione,non può risolversi con il solo aumento di share mediatico. Al contrario,deve sollecitare una presa di coscienza popolare,sì da frenare ed impedire il diffondersi del fenomeno. Cosicché il governo(centrale e periferico)saranno chiamati ad affrontare il cancro emergente. Penso cioè,che Conte ed i suoi ministri,Azzolina in primis,d’intesa con Bartolo e la sua amministrazione dovrebbero organizzare un piano di azione concentrico Pro San Luca,che diventa Pro Calabria tutta,capace di agire a più livelli di civiltà e democrazia.Questa comune voglia di riscatto non è meno importante della solidarietà richiesta per affrontare la pandemia.Tra poco meno di due mesi in Calabria si tornerà a votare per eleggere il consiglio regionale,chissà quanti candidati sono pronti -sostituendo Brumotti-a raccogliere la sfida lanciata dal programma Fininvest;dubito, ma ci spero.I ragazzi di San Luca,sono una risorsa da valorizzare per nuove sfide da vincere dal calcio alle professioni più avanzate.Non lasciamo che diventino,loro malgrado, i nuovi attori di gomorre calabresi.Sarebbe una sconfitta per tutti gli uomini e le donne che attraverso gli scritti di Corrado Alvaro,si sono sentiti orgogliosi di appartenere,vivere e lottare per una Calabria migliore al servizio dell’Italia intera.
Pino Mammoliti fb