R. e P.
Riprendendo le riflessioni espresse dall’Avvocato ed ex presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Leo Autelitano, pubblicate venerdì primo novembre sulla Gazzetta del Sud, vorrei far notare che non sono solo le arterie citate nell’articolo ad essere disastrate ma che tale situazione di abbandono e degrado é molto più ampia e diffusa su tutto il litorale jonico per ciò che riguarda i collegamenti dai centri abitati lungo la SS 106 conducono alla montagna e ai suoi borghi.
Come non ricordare, infatti, la vecchia ex 112, Bovalino Bagnara, alluvionata dal 2015 e mai ripristinata. Senza parlare del sogno della nuova Bovalino – Bagnara, trasformatosi in incubo, progettata più volte e poi abbandonata a se stessa dopo aver causato danni e vittime innocenti. La stessa arteria che da Bovalino raggiunge Natile Nuovo e poi Platì é abbandonata da anni, con continui ristringimenti di carreggiate, buche, dorsi e fondo del tutto deteriorato, anche se adesso sembrano essere iniziati i lavori che valuteremo al loro completamento. La viabilità, qui nella Locride, sembra essere l’ultimo dei pensieri degli enti preposti, ad ogni livello, che si tratti di strade comunali, metropolitane o statali. Soprattutto quelle che portano verso l’interno sono tutte pericolose e quasi del tutto abbandonate a loro stesse; dove l’incuria, il pressappochismo negli interventi, mai risolutivi, la fanno da padrone.
Tutto ciò accompagnato da una retorica stantia e ipocrita sull’abbandono dei borghi e sullo spopolamento delle aree interne, come se la viabilità e i servizi non siano una delle cause principali, insieme alla mancanza di lavoro, dell’abbandono di queste aree e centri abitati interni.
Pietro Sergi
Segretario Provinciale Italia Del Meridione- Area Metropolitana di Reggio Calabria.