Gioia Tauro (Reggio Calabria). Nella serata di venerdì, nell’ambito di un servizio di rastrellamento disposto dal Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro, finalizzato al contrasto del fenomeno della coltivazione illegale di canapa indiana nella Piana di Gioia Tauro, i Carabinieri della compagnia di Gioia Tauro assieme ai colleghi dei Cacciatori di Vibo, ed in collaborazione con l’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, hanno arrestato in flagranza di reato, sette soggetti accusati del reato di coltivazione e produzione di sostanza stupefacente del tipo canapa indiana.

Si tratta di:
– Roberto Cutano, di anni 50, di Polistena (RC);
– Giuseppe Mesiti, di anni 30, di Bovalino (RC);
– Antonio Mesiti, di anni 38, di Ardore (RC);
– Antonio Ciurleo, di anni 27, di Polistena (RC);
– Antonio Giampaolo, di anni 52, di Bovalino (RC);
– Cristea Mihai Merisor, di anni 33, rumeno;
– Constantin Merisor, di anni 37, rumeno.

L’arresto è avvenuto nel corso di una vasta operazione di rastrellamento che ha interessato le aree preaspromontane, nel corso della quale i Carabinieri sono riusciti ad individuare in contrada Fondosignori di Laureana di Borrello, un fondo agricolo dove, tra la fitta vegetazione, era stata realizzata un’estesa piantagione di canapa indiana. All’atto dell’intervento, reso particolarmente complesso dalle peculiari condizioni morfologiche del territorio, i militari hanno sorpreso i sette soggetti mentre erano intenti ad estirpare e defogliare un cospicuo quantitativo di piante di canapa indiana, tutte in perfetto stato vegetativo, dell’altezza media di mt. 1,70 circa ed alimentate da un unico sistema di irrigazione ad acqua.
Le successive operazioni di perquisizione e rastrellamento dell’intera zona hanno permesso poi di rinvenire, nelle immediate vicinanze del sito, un casolare adibito a laboratorio per la lavorazione, l’essicazione e confezionamento della sostanza stupefacente.
Complessivamente, nel corso dell’operazione di polizia, sono state sequestrate oltre 10 mila piante, disposte su diversi terrazzamenti, nonché circa 30 kg di sostanza stupefacente, disposta in cassette di plastica, già defogliata e pronta per essere essiccata. La sostanza stupefacente sequestrata, una volta immessa nel mercato della droga, avrebbe consentito di conseguire profitti per oltre 3 milioni di euro.
Il sequestro è l’ultimo di una serie di rinvenimenti di vaste piantagioni di canapa indiana effettuati dai Carabinieri nella Piana di Gioia Tauro nell’ultimo anno e conferma un’azione di contrasto al fenomeno della produzione e della coltivazione di marijuana sempre costante e pervasiva.
Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati così associati presso le Case Circondariali di Reggio Calabria Arghillà e Vibo Valentia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Palmi che, all’esito del giudizio di convalida, ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere.

Lr