Questa mattina, presso il teatro “Flaiano” di Pescara, monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, ha ricevuto il Premio Borsellino 2021 per la legalità. Un premio che riconosce l’attenzione che il vescovo riserva ai temi etici (il tema del premio di quest’anno è stato proprio “Sentieri etici”).
Assieme a lui sono stati premiate tante personalità che dedicano il loro impegno quotidiano al contrasto alle mafie: Rosa De Fabritiis, delegata progetto Legalità istituto De Cecco di Pescara, per la scuola; per il sociale, Antonio La Scala, avvocato e presidente associazione Gens Nova; Marco Grassi, ispettore guardia di finanza, associazione Ultimi e Pinuccio Fazio, papà di Michele vittima innocente di mafia e fondatore dell’associazione culturale intitolata al piccolo; per il giornalismo Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine giornalisti Abruzzo; Giovanni Bianconi, editorialista del Corriere della sera; e Mariagrazia Mazzola, inviata speciale del Tg1; per la cultura l’attore Roberto Lipari; e Giovanni Parapini, direttore Rai per il sociale.
Il premio Borsellino a monsignor Oliva
Premio alla carriera a don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano; infine, premio Legalità a Francesco Oliva, vescovo diocesi Locri – Gerace; Raffaele Grassi, prefetto di Foggia; Gaetano Paci, procuratore aggiunto di Reggio Calabria; Carmelo Zuccaro, procuratore distrettuale di Catania; Teo Luzi, comandante generale dell’Arma dei carabinieri.
«Il senso del premio Borsellino – hanno spiegato gli organizzatori- è di incontrare i giovani per trasmettere la legalità, secondo l’insegnamento che ci hanno lasciato Paolo Borsellino e Giovanni Falcone». In tale versante hanno mantenuto l’impegno anche durante il tempo della pandemia che aveva impedito lo svolgimento dell’edizione dello scorso anno. «Quello che stiamo facendo ormai da anni – hanno spiegato ancora- è di dare il giusto riconoscimento a quelle personalità che quotidianamente si danno da fare per un mondo migliore».
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