Sono stati posti i sigilli alla discarica consortile di San Giovanni in Fiore, a seguito di un sopralluogo svolto dai Carabinieri forestali di Aprigliano del Nipaaf che hanno svolto dei controlli sull’impianto di collettamento delle acque.

La struttura – di proprietà del Consorzio Valle Crati e che si trova in località Vetrano – avrebbe sversato ingenti quantità di percolato direttamente nelle acque del fiume Neto.

L’attività di indagine si basa su numerosi sopralluoghi (anche notturni) e campionamenti delle acque, analizzati poi presso i laboratori dell’Arpacal, svolti in punti individuati per via della presenza di acqua maleodorante, torbida e ricca di schiume.

Analisi che hanno permesso di verificare un elevato livello di inquinamento dell’acqua, con valori oltre il limite per i parametri chimici, fisici e biologici.

Risalendo il fiume è stato possibile scoprire come fosse presente una condotta che sversava direttamente nel vallone Vetrano-Vardavecchia, affluente del Neto.

In questa condotta finiva il pergolato prodotto nella discarica, collettato tramite una serie di canali ricoperti con dei teli (tra l’altro danneggiati e rotti in più punti).

L’intera discarica è stata dunque sequestrata e le opere di collettamento delle acque sono state sottoposte a vincolo cautelare. Quattro persone sarebbero al momento indagate per reati ambientali.

cn24tv.it