Dopo due anni da incubo tornano finalmente le vacanze di Pasqua, anche se ancora non si registrano i numeri del 2019: saranno circa 14 milioni, secondo un’indagine di Federalberghi, gli italiani che si metteranno in viaggio. E di questi, 1 su 4 (24,9%) approfitterà della vicinanza con il 25 aprile per allungare la vacanza. L’89,5% resterà in Italia, mentre il 10,5% sceglierà una località estera.

Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (28,9%), le città d’arte (28,7%), la montagna (16,4%). Per chi invece si recherà all’estero, vincono le grandi capitali europee (57,8%). Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 7,06 miliardi. “E’ segno -sottolinea il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca- che siamo nella direzione giusta per far ripartire un comparto che si conferma strategico per l’economia di tutto il Paese, creando un giro di affari di 7,06 miliardi di euro. Siamo consapevoli che non si possa cantare vittoria. Oggi, con il conflitto in corso tra Russia e Ucraina che affligge gli animi di tutti noi, è come se avessimo una nube all’orizzonte”.

Sono comunque ancora lontani i numeri della Pasqua 2019, che aveva registrato 6,1 milioni di pernottamenti: a mancare, rispetto ad allora, soprattutto le presenze straniere (-1,6 milioni), ma è da sottolineare che nel 2019 la vicinanza tra la Pasqua (caduta il 21 aprile) ed il 25 aprile aveva portato ad un aumento rilevante dei viaggiatori. Le richieste di prenotazioni arrivano da europei e britannici. C’è anche qualche statunitense mentre è fermo il turismo da Europa dell’Est, Russia, Cina, Corea e Giappone.

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