Per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, e in attesa di reperire ulteriori fonti di finanziamento per “ridurre l’onere a carico del bilancio dello Stato”, viene autorizzata la spesa complessiva di 11,6 miliardi di euro fino al 2032, di cui 780 milioni il prossimo anno. E’ quanto si apprende dalle ultime ipotesi circolate sulla legge di bilancio. In vista dell’approvazione del progetto definitivo del Ponte, da parte del Cipess (il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) entro il 2024, la spesa viene quindi ripartita in 780 milioni per il 2024, 1.035 milioni per il 2025, 1.300 milioni per il 2026 e così via fino ai 260 milioni del 2032.
Inoltre si prevede che periodicamente, e comunque entro il 30 giugno di ogni anno, il ministero delle Infrastrutture presenterà un’informativa al Cipess sulle iniziative prese per trovare ulteriori risorse e poi con apposite delibere, su proposta del ministero delle infrastrutture, il Cipess attesterà se sussistono. Inevitabili le critiche che arrivano dall’opposizione. Il verde Bonelli contesta il finanziamento per il ponte che considera “scandaloso e immorale visti i tagli ai servizi pubblici decisi dal Governo”. Bonelli contesta anche il finanziamento di “un’opera ancora senza un progetto definitivo e che non è stata ancora sottoposta a valutazione di impatto ambientale”.
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