Aristide Bava
SIDERNO – Resterà un’incompiuta il Teatro comunale di Siderno ? L’interrogativo sarà chiarito tra qualche giorno quando il sindaco della città terrà una annunciata conferenza stampa per parlare della recente firma del contratto dei lavori per la ricostruzione del lungomare e, con l’occasione, – è stato anticipato – si soffermerà anche sulla attuale situazione del Teatro, altra grande incompiuta, per il completamento del quale servirebbe una somma di notevole entità. La storia di quello che doveva essere il nuovo Teatro comunale è abbastanza lunga. Inizia nel lontano 2004 . Era stato concepito come un edificio caratterizzato da una semplicità volumetrica che già al momento della sua realizzazione suscitò qualche perplessità nella sua definizione architettonica inquadrata in via Amendola, zona residenziale della città. Certamente all’avanguardia ma nello stesso tempo quasi schematico nella sua geometria elementare. Destinato, comunque, a proporsi, nell’area in cui è stato concepito, come un accumulatore urbano per dare maggiore visibilità all’energia culturale della città. Costruito su una pianta rettangolare con corpi a diverse quote, articolato in tre parti scandite da varie parti strutturali: il foyer, la sala e il palcoscenico con i suoi ambienti di servizio distribuiti su tre piani, il teatro prevedeva una sala di 528 posti (132 dei quali nella galleria superiore) e spazi polifunzionali circostanti tanto che le varie sale sia al piano terra sia al primo livello, sono state progettate per essere utilizzate anche come sale per esposizioni e mostre. L’ingresso al Teatro avviene da via delle Rose attraverso una bussola vitrea, ma anche dalla piazza pedonale in corrispondenza dell’incrocio tra la stessa via e la via Amendola, in comunicazione diretta con l’area dei parcheggi. L’opera in questione , nella sua parte strutturale è stata pressocchè completata nel 2005 con una spesa di circa quattro miliardi delle vecchie lire. tanto che già 12 anni addietro si aspettava che la struttura che in pratica doveva solo essere dotata delle necessarie attrezzature fosse inaugurata in te3mpi brevi. Senonchè arrivarono le solite pastoie burocratiche abbinate alla mancanza di adeguati finanziamenti e le stesse stime finanziarie subirono differenze di notevole portata. Una prima necessità per il totale completamento dell’opera parlava di circa tre milioni di euro ( cifra che venne peraltro richiesta ufficialmente dall’allora commissario prefettizio Luca Rotondi alla Regione Calabria) . Secondo stime attuali , valutate dallo stesso sindaco Pietro Fuda, sembra invcece che per il suo completamento effettivo ci vogliano almeno quattro milioni di euro. Una cifra decisamente sproporzionata sulla quale è ovviamente opportuno riflettere. A ciò bisogna aggiungere il fatto che , adesso, anche la struttura principale già realizzata . dopo tanti anni di abbandono che hanno portato ad una naturale usura causata dal tempo e dal solito vandalismo che grava sulle strutture pubbliche, avrà bisogno di nuovi lavori con la necessità, dunque, di ulteriori fondi.
nella foto – Il Teatro comunale di Via Amendola come si presenta oggi