“L’autonomia differenziata è la normalizzazione del divario tra nord e sud, la legittimazione della disuguaglianza. Questa legge renderebbe inutile ogni battaglia per una sanità migliore, una scuola innovativa e una mobilità moderna e sicura. I territori già oggi deficitari subiranno un’ulteriore regressione in termini di qualità dei servizi erogati, sicuramente letale per la loro tenuta socio economica.
Il circolo del Partito Democratico di Locri, dopo aver proposto dibattiti e confronti sul tema nei mesi scorsi, ritiene sia il momento di adoperarsi per una mobilitazione, trasversale e unitaria, insieme ai cittadini, alle parti sociali e politiche, alle istituzioni, agli attori economici, insieme a chiunque riconosca i pericoli che questa legge porta con sé.
Anche la Chiesa si è già espressa con le parole forti di Monsignor Francesco Savino, Vescovo di Cassano e Vice Presidente della Conferenza episcopale per l’Italia meridionale. “L’autonomia differenziata -ha detto Monsignor Savino- farà crescere il divario fra Nord e Sud, minerà il principio di unità e solidarietà, comprometterà i diritti”.
Sosteniamo la mobilitazione dei sindaci calabresi lanciata dall’ANCI – annuncia il direttivo democrat locrese – e sollecitiamo l’associazione dei Sindaci della Locride a partecipare in massa, in rappresentanza di uno dei territori che più di tutti subirebbe le nefaste conseguenze di un modello secessionista a lungo inseguito dalla destra ed oggi in via di realizzazione. Il rischio per il nostro comprensorio è di una desertificazione totale, il lavoro che i primi cittadini svolgono ogni giorno per programmare opere pubbliche e servizi potrebbe diventare uno sforzo inutile, se passasse definitivamente il progetto di autonomia differenziata.
Ribadiamo loro l’esigenza di contrapporsi a questa scelta, in condivisione, senza distinguo politici e di appartenenza.
Invochiamo la presenza dei Sindaci della Locride davanti alla Prefettura di Reggio Calabria, il 13 febbraio prossimo, come accadrà davanti ad ogni prefettura calabrese, ed in particolare sollecitiamo il nostro sindaco, Giuseppe Fontana, a rappresentare la città.
La risoluzione della grande questione sanitaria, unitariamente alla necessità di una formazione scolastica all’altezza delle sfide mondiali per i nostri ragazzi o il miglioramento delle drammatiche condizioni delle nostre strade passano anche da questa battaglia, Locri non può non lottare al fianco di tutti gli altri.
Stiamo programmando una assemblea aperta che annunceremo a breve per decidere, insieme a quanti vorranno esserci, una forma di mobilitazione territoriale congiunta e il sostegno ad ogni utile iniziativa già in corso di organizzazione.
L’autonomia differenziata, alle nostre latitudini, non è una questione di parte, ma un problema di tutti. Sottrarsi vuol dire rendersi responsabili di un futuro precario per i nostri figli”.
Partito Democratico Locri