I resti di San Francesco da Paola saranno custoditi dai “minimi” fino al 17 marzo
Arrivate ieri pomeriggio nella Vallata dello Stilaro le reliquie di San Francesco di Paola in occasione della missione popolare che i padri dell’Ordine dei Minini effettueranno fino al 17 marzo, in pieno periodo quaresimale, e che è rivolta alla predicazione e al ministero della riconciliazione. In particolare il sacro mantello del Santo accompagnato da quattro frati, due suore e tre laici consacrati, è stato accolto nella Piazza di Pazzano dal Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, che ha conferito ai religiosi il mandato della missione a conclusione della solenne concelebrazione eucaristica officiata nella chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo insieme ai sacerdoti don Enzo Chiodo, don Salvatore Monte e al diacono Cosimo Chillino che hanno in cura le anime dei paesi di Stilo, Pazzano e Bivongi. Il sindaco Sandro Taverniti, a nome degli altri sindaci di Stilo e Bivongi, ha rivolto un breve saluto di benvenuto ai missionari rinviando ad ulteriori considerazioni e martedì quando, nella sala consigliare di Pazzano, ci sarà l’incontro con tutti i consiglieri comunali dei tre paesi e con le associazioni culturali e sportive. La visita dei padri Minimi arriva anche in preparazione della cerimonia di consegna dell’olio per la lampada del Santo Calabrese, quest’anno affidata proprio al Comune di Pazzano, e che avverrà presso il Santuario di Paola il prossimo 2 maggio. I paolotti ritornano così nella Vallata dello Stilaro dopo ben 365 anni e cioè dopo la chiusura della loro “casa” di Stilo avvenuta nell’autunno del 1652. La costruzione del complesso conventuale di Stilo era iniziata nel 1624 dagli stessi padri Minimi, che ricevettero per questo censi, lasciti e donazioni. Il convento nonché la chiesa, nella conformazione attuale, vennero poi completati soltanto nel 1828 ad opera dei padri Redentoristi che nel frattempo erano subentrati ai padri Basiliani nel 1790 a seguito del terremoto del 1783. La Struttura originaria del complesso, improntata alla ricerca della semplicità più estrema in ottemperanza ai rigidi canoni della Regola di san Francesco di Paola, era costituita da un fabbricato di diciotto stanze che si disponeva su due piani intorno al chiostro, collegato a sua volta alla chiesa. Purtroppo, in seguito alla costituzione apostolica “Instaurandae regularis disciplinae” di Innocenzo X del 15 ottobre 1652, il convento dei paolotti fu chiuso in quanto presentava un numero di religiosi inferiore ai sei componenti. Oggi la preziosa reliquia del Santo arriverà proprio a Stilo e in serata nella chiesa parrochiale di Bivongi
(fonte Quotidiano della Calabria)