di GIANPIERO TAVERNITI

Già siamo verso la Naca [termine dialettale catanzarese che deriverebbe dal greco Vakn(nake), corrispondente a un vello lanoso, usato per addobbare culle e amache, quella culla dove si è adagiato il Corpo di Gesù], a una settimana esatta, percorreremo un viaggio di avvicinamento, verso tanta gente e verso tanti ragazzi davolesi che ormai ci lavorano da tre mesi per organizzare un qualche cosa d’importante che tramandano i loro nonni, i loro padri , in una funzione importante di conservazione e valorizzazione del loro paesello. Un viaggio in loco, nelle abitazioni e nei catoji , dove tante persone, giovani e volontari , si ritrovano per preparare le lanterne “i lampiune”(quest’anno oltre 5000) che addobberanno gli abeti portati dai fedeli e che seguiranno la Santa bara del nostro Gesù, gente che si fregia di poter partecipare attivamente in questa magica serata di fede che illuminerà il cuore di questo grazioso borgo di Calabria. Preparativi, pregni di grande collaborazione, lavoro, impegno , tutti ingredienti che non solo uniscono e “amalgamano” la comunità davolese , ma ancor meglio aggiungeranno “l’uovo nella Cuzzupa”, rafforzando di fatto nell’azione di tramandare quest’importante evento religioso che “illuminerà” un paese di forte devozione e religiosità.

Un viaggio magico in mezzo alla gente, in mezzo ai ragazzi davolesi ,momenti e sensazioni indelebili , nel vedere dei ragazzini, in un era super tecnologica , in un era da social “a colazione”, immergersi in questo importante evento e lavorarci da almeno tre mesi, affinchè tutto possa essere pronto , per la giusta e doverosa conservazione della Naca davolese. Non rimane che ognuno di noi possa accendere gli stimoli e aprirsi verso la partecipazione in una serata che di certo (venerdi prossimo 29 marzo 2024), si confermerà luminosa di magia, fede e religiosità , altri ingredienti che accompagneranno il Cristo Morto per le vie di Davoli che si continua a tramandare con i più giovani, “investendo” positività e importanza in qualche cosa di unico e raro nella terra di Calabria, la carovana di centinaia di abeti illuminati, da oltre 5000 lanterne di prezioso valore , quel valore aggiunto dei tanti giovani in diversi laboratori che le hanno fatte con tanta passione , sapendo bene che il valore inestimabile che ne conseguirà, ha una “valuta” importante che non ha bisogno di cambio quel valore unico,  chiamato TRAMANDARE.