“Nella pancia dell’Aspromonte conchiglie risalenti a prima che nascesse l’Uomo. La grande opportunità di vederle. Saremo su un fondo marino risalente a 5 milioni di anni fa. Tra i boschi di castagno e leccio, ci apparirà un residuo del mare Pliocenico, quando 5 milioni di anni addietro queste montagne dell’Aspromonte erano un fondale marino ricco di vita. Entreremo dentro queste magiche grotte inoltrandoci tra le fantastiche camere di un fiabesco ed antico palazzo sottomarino e sarà lì, nella pancia dell’Aspromonte che vedremo conchiglie e fossili risalenti a prima che nascesse l’Uomo”. Lo ha svelato il geologo Serena Palermiti. Sarà il Parco Nazionale dell’Aspromonte ad ospitare, dal 6 all’8 Aprile, l’importante Meeting Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE. “In Aspromonte c’è la grande opportunità di entrare nel cuore delle Grotte di “Tremusa”, il cui termine è di derivazione greca – da trema/trematos – e significa : buco, pertugio, apertura. E magnifiche sono anche le “aperture”, i diversi ingressi – esposti a sud – delle Grotte di Tremusa, ricoperte dai Capelli di Venere, ossia dalla suggestiva pianta del Capelvenere, che con il suo verde brillante dona lucentezza e colore a questo luogo speciale. Si tratta di un affascinante labirinto di grotte al cui interno la natura ci ha consegnato un vero museo della memoria del mare – ha proseguito Palermiti – nella pancia delle montagne. Secondo una leggenda locale, il termine “Tremusa” significherebbe Tre Muse, nel ricordo delle fate burlone che abitavano all’interno della grotta maggiore e che, in particolar modo di notte, si divertivano a spegnere i fuochi dei pastori, utilizzatori quotidiani del luogo per ricoverare le greggi e riposare dopo le fatiche agresti. E…da Muse-Fate a Sirene la via è breve, come il soffio del vento che incuneandosi tra le colonne e gli anfratti della Grotte di Tremusa – arrivava al mare della famosa Scilla, trasformandosi nell’omerico canto delle Sirene. Ed ecco che entrando in queste grotte, nella pancia dell’Aspromonte, c’è la grande opportunità di ammirare conchiglie di Pecten, tipiche dei bassi e caldi fondali marini, testimoni durature della vita prima della comparsa dell’uomo; fossilizzate ricoprono le pareti e la volta delle grotte. Davanti ai nostri occhi avremo conchiglie testimonianze di un’epoca antecedente alla nascita dell’uomo. L’azione acidula delle acque sorgive , grazie alla presenza del calcio derivante dalle innumerevoli conchiglie presenti nel terreno ha creato queste cavità ricche di stalattiti e stalagmiti, che quando si uniscono originano delle meravigliose e bianche colonne. Un vero museo da vedere dove tali reperti sono tutelati dalla natura stessa”. Territori tutelati dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte con un’intensa attività di salvaguardia, con azioni di sistema e progettazioni mirate all’esaltazione dell’immenso ed incontaminato patrimonio naturalistico. Proprio il Parco, ospiterà il grande ritorno delle Guide Ambientali Escursionistiche, nate ben 25 anni fa. Dal 6 all’8 Aprile tutto il Parco dell’Aspromonte sarà protagonista del grande Meeting Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche, un grande evento targato AIGAE. Centinaia di Guide giungeranno nel borgo di Santo Stefano in Aspromonte che per ben 3 giorni sarà la capitale italiana del Turismo Ambientale. Un grande evento a conferma della politica di valorizzazione del territorio messa in campo dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte e targato AIGAE. Ben 7 conferenze su Turismo Ambientale, itinerari, escursionismo, formazione professionale ma anche ben 4 escursioni lungo sentieri inediti, nel cuore di borghi storici e paesi fantasma di grande fascino.
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