Il Parco Archeologico dell’Antica Kaulon scoperto durante i primi decenni del ‘900 si trova nell’odierna località di Monasterace, anticamente conosciuta come Kaulonía. Monasterace si trova sulla costa ionica della Calabria al confine tra le province di Reggio Calabria e Catanzaro. Il Parco si estende su una fascia parallela alla linea di costa, a pochi Km dalla spiaggia in prossimità del Museo Archeologico di Monasterace.

LA LEGGENDA SULLE ORIGINI DEL NOME DI KAULON

Il nome della città deriverebbe dal nome del suo fondatore, Caulon figlio dell’amazzone Clete. Secondo il mito dopo la guerra di Troia, gli Achei guidati da Tifone di Aegium sbarcarono sulle coste della Calabria e con l’aiuto dei Crotoniati, distrussero il regno di Clete. Solo suo figlio Claulon si sarebbe salvato e avrebbe ricostruito la città.

LE ORIGINI DI KAULON

Esistono due principali interpretazioni circa le origini di Kaulon.

La prima, sostenuta da Strabone  e Pausania il Periegeta. Essa attribuisce agli Achei il ruolo di fondatori, grazie a Tifone di Aegium.  La seconda ipotesi, formulata da autori in epoca più moderna attribuisce l’origine come colonia di Kroton, l’attuale Crotone. La ricerca archeologica è infatti concorde nell’individuare nell’VIII secolo a.C. il periodo di fondazione di Kaulon. Infatti il periodo di  massimo splendore dell’influenza crotoniana è databile al VI secolo a.C.

SCAVI

Le prime campagne di scavo nel Parco Archeologico dell’Antica Kaulon furono condotte agli inizi del Novecento, dall’archeologo Paolo Orsi. Esse riguardarono l’esplorazione dell’area sacra, del tempio doricoe di parte della cinta muraria. Le ricerche proseguirono intorno agli anni ’50 con gli studi topografici e urbanistici di Schmiedt e Chevallier. Lo scavo della Casa del drago è da attribuire ad Alfonso De Franciscis. Alle sue ricerche ne seguirono altre relative al tempio, alle mura e ad un settore di abitato. È compresa nel Parco anche una vasta area archeologica subacquea, che si estende tra il tempio dorico e l’attuale corso della fiumara Assi.

LE ISTITUZIONI NEL PARCO

Le ricerche degli ultimi decenni hanno interessato quasi esclusivamente il fronte a mare della città. L’area del tempio vede all’opera l’Università degli Studi di Pisa e la Scuola Normale Superiore. L’area del vasto complesso di Casa Matta è oggetto di indagine da parte della Soprintendenza Archeologica della Calabria con il contributo dellUniversità Mediterranea di Reggio Calabria e dell’Università della Calabria. Mentre nell’area settentrionale dell’abitato detto di S. Marco, opera dal 2003 l’Università degli Studi di Firenze.

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