Abbiamo evitato di commentare a caldo la trasmissione de “le Iene” dell’altra sera, che non ha fatto altro che ribadire per l’ennesima volta le tragiche condizioni in cui versano gli ospedali del territorio provinciale di Reggio e più in generale della sanità reggina e calabrese. Ma l’aspetto interessante che emerge da un’attesa riflessiva è quello emerso dalle dichiarazioni rese durante l’intervista del Magistrato Ezio Arcadi, sostituto procuratore in Locri, il quale molto chiaramente ha dichiarato che quanto evidenziato durante la trasmissione è stato oggetto negli anni scorsi di approfondite indagini i cui esiti risultano oggi ancora sospesi. Alla luce di quanto emerso, non può non allargarsi il cerchio delle presunte responsabilità in capo a tutte le Istituzioni preposte ciascuna a svolgere il proprio compito e drammaticamente ridestate dal sonno da una trasmissione televisiva”. E’ quanto scrive in una nota il Dott. Saverio Laganà, dirigente nazionale MNS. “Un paradosso tutto italiano -prosegue- pronto a venire a galla ogniqualvolta i riflettori mediatici si concentrano su un fatto come quello oggetto delle recenti polemiche. Nel prendere atto dei particolari rivelati durante le varie interviste, da cui comunque vengono fuori le differenze tra le ultime Amministrazioni Regionali e Commissariali della sanità calabrese (fino al 2013 un bilancio era stato previsto, ma da quella data in poi neanche l’idea), il Movimento Sovranista, fuori da qualsivoglia strumentale polemica, auspica un intervento urgente da parte di tutte le Istituzioni stesse, affinché si possa mettere la parola fine a questa grande vergogna nazionale, in modo da poter immaginare un futuro migliore anche alle nostre latitudini”, conclude.