Il Segretario Territoriale Pasquale Calandruccio e il Segretario Aziendale Vincenzo Fortino, appartenenti all’Organizzazione Sindacale FSI-USAE, con la presente comunicazione “denunciano la situazione fallimentare ed emergenziale in cui versano gli ospedali spoke della provincia di Reggio Calabria. In questi mesi si sono tenuti diversi incontri sia con il Commissario dell’A.S.P. sia con il Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero di Polistena”.

“Ma a tutt’oggi non è emerso nulla di positivo, mentre tutti reparti dell’ospedale non sono in grado di garantire i L.E.A. (Livelli Essenziali di Assistenza), per mancanza di personale del comparto ospedaliero che malgrado pur di poter garantire i servizi, posticipa le proprie ferie. Segnalando la mancanza soprattutto delle unità infermieristiche. Evidenziando in particolar modo i servizi dei reparti e degli ambulatori maggiormente carenti, come per esempio l’ambulatorio di ortopedia e medicina”, si legge ancora nella nota.

“Inoltre si è riscontrato che a seguito dell’avvento della stagione estiva, il personale infermieristico è costretto a raddoppiare l’orario di lavoro, rinunciando a volte anche all’unico giorno di riposo settimanale. Il sindacato a seguito delle continue segnalazioni da parte dei suoi iscritti, si sta mobilitando per poter fronteggiare tali problematiche. Nonostante le continue promesse da parte del dipartimento della salute Regionale, relative a quello che è l’aumento delle piante organiche del personale infermieristico e OSS, con la presenza, inoltre di un accordo dove si garantiva che tutto il personale del comparto precario che rientravano nella legge (art. 20 – legge Madia) sarebbe stato stabilizzato”, prosegue la nota.

“A tutt’oggi non sono stati riscontrati risvolti positivi e che tale carenza del comparto infermieristico ed OSS ha portato ad una situazione cronica. Con la conseguenza ed il risultato di operatori stremati e turni massacranti. Ed è per questo che la FSI-USAE lancia un ulteriore appello al Presidente della Giunta Regionale in qualità di Commissario per il piano di rientro. Dichiarando che se non avrà certezze sull’invio di personale infermieristico e OSS, proclameremo lo stato di agitazione. In quanto non è etico lasciare i lavoratori in questa situazione non godendo, quest’ultimi della serenità mentale che “lo statuto dei lavoratori” garantisce”, si chiude la nota.

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