R. e P.
Grave, assurdo e inaccettabile l’ultimo atto perpetrato dalla Direzione Sanitaria Aziendale dell’Asp di Reggio Calabria nei confronti dell’Ospedale della Locride.
Un palliativo per l’ospedale di Polistena, e un nuovo ed irreparabile danno per l’Ospedale della Locride.
I presidi sanitari della provincia continuano ad essere bistrattati da un’inadeguata attività che mira a tamponare le criticità senza proporre alcuna valida soluzione.
Dopo il trasferimento dei medici ortopedici che ha portato nei fatti allo smantellamento quindi fino alla chiusura del reparto di Ortopedia, assistiamo oggi ad una nuova incredibile iniziativa del direttore sanitario Bray, che punta allo smantellamento anche del reparto di Rianimazione.
Emblematico è il provvedimento – nota prot. 2581 del 15 gennaio 2020 – di trasferimento temporaneo adottato nei confronti di un medico anestesista che si è visto “comandato” a Polistena, dal prossimo 21 gennaio, con un atto avente ad oggetto “trasferimento temporaneo in somma urgenza da Locri a Polistena”.
Il provvedimento prevede il trasferimento al fine di affrontare le criticità di Polistena ed in ogni caso successivamente il trasferimento di altro personale medico proveniente dalla rianimazione di Locri.
Tutto ciò secondo il Direttore Sanitario contribuisce ad assicurare la continuità su Polistena, ma è evidente che andrà a condizionare in modo negativo la continuità su Locri.
Tale ennesima strampalata iniziativa conferma il demenziale progetto che vorrebbe portare avanti l’Azienda Sanitaria: creare un ospedale unico per la Locride assieme a Polistena, con i reparti distribuiti tra le due città.
Ci opporremo con tutte le nostre forze affinché non si realizzi tale insensato progetto che andrebbe ad affossare definitivamente entrambi i presìdi sanitari, con disagi enormi per le collettività dei territori di riferimento.
Alla decisione del Direttore Sanitario è giunta, inoltre, immediata la replica del sanitario interessato, il quale contesta l’illegittimità del provvedimento adottato nei propri confronti nonché, di conseguenza, a discapito del Presidio Sanitario di Locri.
Locri e Polistena sono riconosciuti Ospedali Spoke, ed è solo questo l’obiettivo al quale oggi devono lavorare i commissari e la Direzione Sanitaria. Altre strampalate soluzioni troveranno ferma e netta opposizione della Locride e di Polistena.
Ufficio Stampa Città di Locri