Da ieri è ritornata a funzionare la Risonanza Magnetica, rimasta bloccata per oltre una settimana a
causa di un guasto che i manutentori ordinari non erano riusciti a riparare. Dopo il lungo “intervallo”
del servizio, che ha causato molte difficoltà al buon funzionamento delle attività ospedaliere, e
immaginabili disagi agli utenti, ieri il fondamentale apparecchio diagnostico ha ripreso a funzionare.
Non sono mancate comunque da parte degli operatori ospedalieri e soprattutto dai dirigenti sindacali
della Uil-Fpl, perplessità sulle molteplici criticità soprattutto nei reparti dell’emergenza-urgenza.

Il ritorno in funzione della risonanza magnetica, spiega il sindacato, pur essendo un «indubbio risultato
positivo, non risolve le criticità che creano difficoltà nell’erogazione del delicato ed importante servizio
diagnostico. Le maggiori difficoltà nella Radiologia di Locri – continua – sono ben noti al vertice
aziendale, e essi riguardano soprattutto la carenza di medici nei reparti, soprattutto di Radiologia,
Pronto Soccorso, Rianimazione, Cardiologia-Utic,etc. In Radiologia – evidenzia la Uil.Fpl – l’organico
costituito solo dal primario, coadiuvato da tre medici e mezzo dal momento che uno è esentato dal
servizio notturno e un altro è part time, non sempre consente di organizzare i tre turni giornalieri di
servizio».

Per sopperire a queste difficoltà la Uil invita l’Asp «a ripartire equamente, nelle Radiologie
di Locri e Polistena, i medici che sono in predicato di essere assunti». Allo stesso modo, auspica che
il vertice aziendale,«in attesa delle annunciate assunzioni effettui una corretta ricognizione su dove
operi il personale medico assunto per l’emergenza-urgenza e qualora sia utilizzato impropriamente in
altri settori li ricollochi nei servizi carenti di personale».

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