La carenza di medici psichiatrici presso l’Ospedale Spoke di Locri sta creando serie preoccupazioni nella comunità locale, con le autorità sanitarie che devono affrontare una situazione di emergenza dopo il pensionamento di altri due medici lo scorso luglio. Questo fatto ha ridotto ulteriormente il già esiguo organico di specialisti: Ricordiamo che il reparto ha un organico di 8 medici, di questi tre medici sono stati sospesi dalle loro mansioni in seguito all’operazione “Sua Sanità” scattata a Locri il 6 maggio 2023 e che ha visto coinvolti complessivamente 90 soggetti tra medici, avvocati, tecnici di laboratorio e altri pubblici ufficiali. Ad oggi, i due medici in pensione da Luglio 2023 non sono stati sostituiti, mancando un turn over generalizzato nei vari reparti.
Attualmente, cosi, solo tre medici psichiatrici rimangono in servizio, costretti a svolgere turni massacranti per coprire la domanda crescente di assistenza da parte dei pazienti. Questa situazione è ulteriormente aggravata dalla carenza, se non addirittura dall’assenza, di assistenza territoriale: lunghe liste di attesa e la mancanza di centri riabilitativi stanno mettendo a dura prova sia i pazienti che il personale medico.
L’Associazione Barlaam Calabro di Locri ha sollevato la questione, denunciando le gravi conseguenze che la mancanza di servizi psichiatrici sta causando alla comunità. I pazienti affetti da disturbi psichiatrici, privati del servizio adeguato, sono destinati a subire un declino progressivo della loro salute mentale, con il rischio di una “morte lenta” per la mancanza di cure adeguate.
Questa situazione evidenzia la necessità urgente di interventi da parte delle autorità sanitarie regionali e nazionali per affrontare la carenza di medici psichiatrici e garantire un’assistenza adeguata a coloro che ne hanno bisogno. È fondamentale che vengano adottate misure immediate per migliorare l’accesso ai servizi psichiatrici e garantire un supporto adeguato alla salute mentale della popolazione locale .
Criniti Maria Teresa