Si è conclusa lo scorso 15 dicembre la maxi-operazione eseguita dalla Guardia Costiera in tutta Italia, e volta al controllo della filiera ittica, al contrasto delle attività di pesca illegali ed alla tutela del “Made in Italy”.

L’operazione, denominata Spinnaker – dall’acronimo che indica la pesca illegale non dichiarata e non regolamentata – è stata svolta sotto indicazione del Ministero dell’Agricoltura a partire dal 13 novembre scorso.

I controlli hanno interessato principalmente la pesca illegale, e la conseguente immissione sul mercato di pescato non tracciato, sia di acqua salata che di acqua dolce.

Una pratica che rappresenta un doppio danno: da una parte c’è quello ambientale, perché questa pesca danneggia gli stock ittici ed intacca la riproduzione della specie; dall’altro c’è il commercio di prodotti potenzialmente non genuini, privi di tracciabilità e spesso provenienti dall’estero anche se poi spacciati per locali.

Complessivamente sono stati portati a termine 10.850 controlli tramite 15 direzioni marittime regionali, che hanno portato alla scoperta di 636 illeciti (sia amministrativi che penali), che hanno determinato la chiusura di sei attività commerciali ed a sanzioni per oltre un milione di euro. Sequestrati 211 attrezzi da pesca e 218 tonnellate di prodotti ittici.

Per quanto riguarda la Calabria, le operazioni a livello regionale sono state svolte dalla direzione marittima di Reggio Calabria sia attraverso controlli di terra (presso pescherie, locali e ristoranti) che in mare.

In totale, sono stati svolti 1.036 controlli, che hanno portato al sequestro di 3.295 chili prodotti ittici. Elevate 60 sanzioni amministrative per un totale di circa 150 mila euro, e sequestrate 13 attrezzi da pesca illegali.