Nel contesto dell’operazione chiamata in codice “Petrolio Fantasma” , scattata giovedì scorso in diverse province italiane, al termine delle ventidue perquisizioni eseguite dalla Guardia di Finanza tra Savona, Roma, Chieti, Napoli, Caserta e Reggio Calabria, sono stati sottoposti a sequestro, presso un deposito in provincia di Caserta28 mila litri di gasolio che non avevamo la documentazione di detenzione e trasporto – dunque senza alcuna attestazione sulla sua provenienza legittima – che ne giustificasse il possesso o la circolazione.

All’interno dell’area i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Asti, in collaborazione con i colleghi del Comando locale del Corpo, hanno “pizzicato” due persone che stavano travasando gasolio per autotrazione da un’autocisterna all’interno di numerosi recipienti in plastica, delle taniche da 1000 litri, che erano su un autoarticolato.

In un magazzino presente sul piazzale, poi, dentro un container, vi era una cisterna blu di circa 5 mila litri, vuota, perfettamente funzionante con contalitri e che si presume venisse usata come distributore abusivo di carburanti.

I due sono stati così denunciati a piede libero per sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli oli minerali.

In altri due interventi in provincia di Napoli, nelle abitazioni di alcuni indagati, sono stati ritrovati e sequestrati 40 mila euro in contanti, un orologio Rolex e dei monili.

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