Creare una sezione rifiuti di Confindustria sia a Reggio Calabria che a Vibo Valentia. Era questo il progetto della “premiata ditta”Rosario Azzarà-Carmelo Ciccone. È quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Karin Catalano nell’inchiesta “Ecosistema”. Perché Azzarà, proprietario dell’azienda “Ased”, aveva esteso i suoi confini ben oltre la provincia di Reggio Calabria. Fu lui ad aggiudicarsi la manifestazione d’interesse riguardante la raccolta dei rifiuti a Vibo Valentia.
Una situazione che era già finita sotto la lente degli organi di stampa già nei mesi scorsi. Del resto, l’appalto vibonese non è certo di poco conto e non si può dire che l’Ased non fosse una società chiacchierata già da un pezzo. Anzi, di più: già diversi procedimenti giudiziari avevano posto in luce i legami esistenti fra il suo titolare, Azzarà, e noti esponenti delle cosche di ‘ndrangheta del Basso Jonio reggino.
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Ora, dalle carte dell’inchiesta, ecco emergere anche un progetto – poi naufragato – che avrebbe dovuto vedere protagonisti i presidenti di Confindustria di Reggio Calabria e Vibo Valentia.
Siamo nell’ottobre 2014 e Carmelo Ciccone, proprietario della Ra.Di. srl spiega ad Azzarà dei contatti presi con Andrea Cuzzocrea, presidente di Confindustria Reggio, al quale propone di creare una sezione rifiuti nell’associazione degli industriali. Un progetto che, però, rimane solo nelle intenzioni di Ciccone, considerato l’intervento del presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, che si mette di traverso. Idea poi abortita, dopo le vicissitudini giudiziarie che interessano la Ra.Di.
Ma Ciccone non demorde. E tenta di riprendere i rapporti con Cuzzocrea, tramite Azzarà.
CICCONE: …poi è successo il casino ed ho dovuto mollare però ora…tu con Cuzzocrea come sei messo…inc…?;
AZZARA’: buono;
CICCONE: buono…tu chiama a Cuzzocrea;
ORLANDO: buonasera;
CICCONE: ciao…e gli dici…e gli dici il collegamento fatto con me…che lui era venuto pure a Palmi da me a vederlo…;
AZZARA’: …inc…lo chiamo nel suo ufficio “quando possiamo vederci?”…inc…;
CICCONE: chiaro!…e ti fai questo…;
AZZARA’: …inc…;
CICCONE: non hai parlato mai con lui?;
AZZARA’: no…no, è venuto quà, all’inaugurazione che ho fatto…inc…;
CICCONE: lo chiami…inc…e facciamo una sezione di CONAI…però c’è lui che ci rompe i coglioni…te lo sei studiato?;
FAMILIARI: uh! si, ho studiato;
CICCONE: hai capito? tu parla con Cuzzocrea;
FAMILIARI: ora la stampo…;
AZZARA’: …e riprendiamo il discorso;
CICCONE: …e riprendi il discorso…perchè io gli ho parlato tre, quattro volte con lui…eravamo…inc…dice “fammi sette, otto aziende iscritte…”…che io avevo là sull’azienda avevo già tutte le cose… dovevo solo io convocare lui l’assemblea per dire “ho creato la sezione di…inc…ambiente…”…e che a quel punto a me…ero in contatto pure io…inc…l’Assindustria di Vibo che è Gentile (ndr Antonio Gentile, Presidente di Confidundustria di Vibo) che è uno dei…inc…).
Ed è proprio l’allora numero uno degli industriali vibonesi il passo successivo designato da Ciccone. Gentile, secondo le risultanze investigative, accoglie di buon grado l’idea.
CICCONE:…ma in ogni caso io con Gentile sono in ottimi…;
FAMILIARI: Paletti mi pare che è questo ingegnere…;
CICCONE: non mi ricordo…che con l’ingegnere, con il Presidente di Assindustria Vibo ci ragiono bene, no? e lui mi ha detto “fattela quà a Vibo, così faccio questa sezione quà a Vibo”…quindi se Raffa mi rompeva le palle e Cuzzocrea mi rompeva le palle, invece Cuzzocrea andava spedito…;
AZZARA’: adesso ci muoviamo con più riservatezza diciamo no?;
CICCONE: ah, portala avanti tu…
Il progetto non è ovviamente nulla di puramente gratuito e fatto per creare qualcosa di positivo all’interno di Confindustria, ma solo una ulteriore ghiotta occasione di guadagno, nonché il pretesto per mettere le mani sulle somme di denaro cui può accedere il Conai (Consorzio nazionale imballaggi). Ciccone sa di poter godere dell’appoggio del presidente, Roberto De Santis, al quale l’imprenditore ha già prospettato i propri intendimenti, così da superare le resistenze del responsabile Area Sud Conai.
Insomma, alla fine l’appuntamento con Cuzzocrea ci sarà davvero, ma senza alcun seguito concreto.
Il progetto della Sei. Ciò che invece ha una sua fondamentale importanza, nell’ottica di Azzarà e Ciccone, è la creazione della Sei, la società ecologica jonica. Si tratta di una fabbrica, da realizzare a Bianco, per il trattamento dei fanghi. Dietro la Sei ci sarebbe proprio Ased, protagonista come socio di maggioranza, e Ciccone che, pur non avendo formalmente quote azionarie rilevanti, sarebbe comunque parte attiva.
AZZARA’: noi vogliamo fare una società che si chiama SEI…società…inc…ecologica ionica, con sede in Bianco, dove ci siamo noi come ased, con una certa percentuale che…inc…tu ne vuoi fare parte sempre di questo progetto o non hai più interesse diciamo?…la prima cosa…(omissis)…; POLIMENI: mi stavi dicendo del discorso societario…come la…come la vedi? come la stai impostando?;
AZZARA’: sette soci, di cui sono tre società, ASED, Idrorhegion, RADI…va bene…poi ci sono i proprietari del terreno, o singolo o si costituiscono in società ed entrano come società…poi c’è l’architetto per noi molto amico che sta facendo lavori…inc…Nicola Tucci, architetto della Provincia..
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