Il Gip di Reggio Calabria non ha convalidato il fermo di indiziato di delitto a carico di Gianluca Scali, ordinandone l’immediata scarcerazione.
L’imprenditore, 44enne, era stato raggiunto dal provvedimento il 19 gennaio scorso nell’ambito dell’operazione “Cumbertazione” che portò all’arresto di 35 persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere aggravata, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici.
Secondo l’ipotesi degli inquirenti un importante gruppo imprenditoriale, i Bagalà, attivi nella piana di Gioia Tauro, sarebbe stato punto di riferimento della cosca di ‘ndrangheta dei “Piromalli,” turbando 27 gare per importanti lavori pubblici nella zona.
Il giudice delle indagini preliminari, però, il 10 febbraio ha ritenuto a carico di Scali non sufficienti gli indizi di colpevolezza che avevano portato alla misura cautelare, dunque non convalidandone il fermo e ordinandone la liberazione.
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