In Italia si sta assistendo a un’inversione della curva dei contagi: dopo settimane in cui i numeri giornalieri sono stati in calo, per la prima volta tornano a salire. In due settimane sono passati da una media di circa 40mila contagi al giorno a più di 80mila registrati il 15 marzo. Numeri che lasciano presagire l’arrivo di una nuova ondata, nonostante il Governo abbia confermato l’uscita dallo stato d’emergenza il 31 marzo e l’allentamento delle restrizioni che ci hanno accompagnati per più di due anni di pandemia.
In un’intervista concessa a La Stampa, il fisico dell’Università di Trento Roberto Battiston ha parlato di “numeri spaventosi” dovuti a un aumento esponenziale dei contagi. Numeri più alti che in passato, quando non c’erano i vaccini, i quali hanno fortunatamente arginato le conseguenze della malattia per le varianti Alpha e Delta.
Quanto alla variante Omicron 2, per Battiston resta da capire “quanto possono proteggerci” i vaccini. La nuova sottovariante di Omicron “sembra molto meno virulenta, ma ha una contagiosità spaventosa” e potrebbe causare molte vittime, ha aggiunto Battiston.
Non è dissimile il parere del professor Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, che all’Adnkronos Salute ha spiegato come il virus Sars-CoV-2 “continua a evolversi in modo da diventare sempre più contagioso”.
Ma a maggiore contagiosità non è corrisposto un aumento della letalità, e secondo Ricciardi questo potrebbe valere anche per Omicron 2.
Quanto ai prossimi allentamenti delle restrizioni, in vista della scadenza dello stato di emergenza e del cronoprogramma del Governo per le prossime settimane, Ricciardi è sicuro: “Allentare qualche misura anti-Covid all’aperto, vista anche la stagionalità, è una cosa possibile. E va bene. Ciò che non si può fare è abbassare la guardia nei luoghi chiusi, dove mascherine e Green pass rappresentano gli strumenti cardine di protezione”.
Ma quali sono i sintomi di Omicron 2? Alla luce dei nuovi aumenti di contagi, è bene tenere presente quali sono i campanelli d’allarme che potrebbero rivelare il contagio. Alcuni studi nel Regno Unito hanno osservato che la variante Omicron 2 si manifesta con sintomi diversi rispetto alla precedente.
Se la variante Omicron si manifestava principalmente con disturbi alla gola, la variante Omicron 2 invece sembra colpire di più la pancia e l’intestino. I sintomi lamentati dai pazienti sono:
- nausea
- diarrea
- vomito
- dolore addominale
- bruciore di stomaco
- gonfiore.
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