Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Tropea hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Salvatore Barone, un giovane imprenditore edile san calogerese al quale viene contestato il concorso nell’omicidio di Domenico Antonio Valenti realizzatosi il 15 agosto 2016 a San Calogero. La misura cautelare trae origine dal quadro gravemente indiziario ricostruito dalle indagini poste in essere dal N.O.R.M. – Aliquota Operativa della Compagnia di Tropea e dalla Stazione di San Calogero. Le attività investigative espletate hanno permesso di delineare con precisione la condotta Barone che, nel pomeriggio del 15 agosto 2016, “a seguito di una caccia all’uomo” aveva permesso al predetto e al suocero, Cosma Damiano Sibio, di individuare e quindi uccidere con l’esplosione numerosi colpi di arma da fuoco Domenico Valenti. La convergenza degli esiti promananti dalle perizie balistiche, dall’analisi delle registrazioni di videosorveglianza e dalle intercettazioni, a distanza di quasi tre anni, ha cristallizzato la reità del Barone, sconfessando il tentativo di Sibio di scagionare il futuro genero.
L’arrestato, infatti, è risultato essere alla guida dell’autovettura che il 15 agosto 2016 aveva intercettato la vittima Valenti. Da quell’auto – sulla quale si trovava anche il Sibio – erano stati esplosi in diversi momenti, numerosi colpi d’arma da fuoco che avevano provocato le ferite mortali al predetto Valenti. Con lo stesso provvedimento vengono quest’oggi censurate anche le condotte di Natalina Lorella Sibio e Antonella Restuccia. Le donne, rispettivamente coniuge e suocera del Barone, sono state deferite a piede libero per le false dichiarazioni rese al Pubblico Ministero e il favoreggiamento personale prestato nei confronti dell’odierno arrestato. L’odierno provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini preliminari di Vibo Valentia su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha concordato con le evidenze investigative riportate dai Carabinieri. Già all’indomani dell’evento omicidiario, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica vibonese, avevano permesso di trarre in arresto Cosma Damiano Sibio per l’uccisione del Valenti, reato per cui è stato condannato in 1° grado alla pena della reclusione per anni 16.