Svolta nelle su un cold-case di ben 23 anni fa: stamani all’alba tre persone sono finite in carcere accusate di esser coinvolte nell’assassinio di Giuseppe Castiglione, classe 1966, all’epoca dei fatti affiliato alla Cosca della ‘ndrangheta dei “Giglio–Levato–Valente”, ed ucciso a Strongoli, nel crotonese, il 29 gennaio del 2000.
Il Gip del Tribunale di Catanzaro, che ha firmato il provvedimento cautelare richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha recepito integralmente gli esiti delle investigazioni eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo pitagorico dal giugno 2021 al novembre 2022.
Un’indagine articolata durante la quale sono state determinanti le dichiarazioni rese da tre collaboratori di giustizia, uno dei quali ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio Castiglione, che sarebbe maturato nel contesto di una lotta interna allo stesso clan, il cui controllo si estendeva dal comune di Strongoli alle frazioni nord di Crotone.
In particolare, lo sviluppo di pregresse attività svolte nell’immediatezza dei fatti, in particolare intercettazioni telefoniche e tra presenti, avrebbero riscontrato le dichiarazioni dei collaboratori.
Gli arrestati sono stati rintracciati uno a Strongoli, un altro era invece già detenuto a Nuoro per altra causa ed il terzo è stato rintracciato in Germania grazie alla proficua collaborazione con la polizia tedesca per il tramite del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, in attuazione del progetto I-Can (Interpol Cooperation against ‘ndrangheta), finanziato dal Dipartimento della pubblica sicurezza.
La polizia giudiziaria, all’atto della esecuzione della misura, ha effettuato anche delle perquisizioni personali e domiciliari. Ai tre si contesta l’omicidio aggravato dalla premeditazione e dall’adozione del metodo mafioso
fonte e foto: cn24tv.it