Il mandante sarebbe un pregiudicato nato a Locri e residente nel Teramano, arrestato a Roma, il killer, invece, un pregiudicato pescarese.

Nessun nome, però, è stato fatto in conferenza stampa dalla Squadra Mobile di Pescara che ha eseguito i due arresti in relazione al duplice agguato avvenuto davanti a un bar sulla Strada Parco, nel capoluogo adriatico, costato la vita il primo agosto 2022 a Walter Albi, 66 anni, e nel quale rimase ferito il 49enne Luca Cavallito.

Il sicario, in quel tardo pomeriggio estivo, nello spazio esterno del bar frequentato anche da altri avventori, esplose 4 colpi di pistola contro Albi, altri due colpi raggiunsero Cavallito; l’uomo poi fuggì, scappando in mezzo alla gente, a bordo di uno scooter. Alla conferenza stampa a Pescara erano presenti il procuratore capo Bellelli, i sostituti procuratori Mantini e Di Giovanni, il questore Liguori e il capo della Squadra Mobile Di Frischia. Ci sarebbe una missione finanziata e non portata a termine alla base dell’omicidio dell’architetto pescarese Walter Albi, al Bar del Parco, lo scorso primo agosto a Pescara.

A eseguire materialmente il delitto sarebbe stato un pluripregiudicato di Pescara, con un’arma rubata a una guardia giurata nel corso di una rapina all’Agroalimentare di Cepagatti l’11 luglio 2022.

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