Il presidente della Regione Mario Oliverio è intervenuto al convegno “Monasterace e il castello. Restauro in corso”.

Nel corso dell’iniziativa,  che si è svolta oggi pomeriggio nelle sale del maniero medioevale del piccolo Borgo collinare della provincia di Reggio Calabria, sono stati presentati  gli ulteriori sviluppi dei lavori, delle indagini e delle analisi a seguito del secondo lotto di intervento, ma anche, gli avanzamenti delle ricerche storiche, condotte sia sull’abitato che sulla fortificazione, a cura della professoressa Francesca Martorano, della dottoressa Marilisa Morrone, degli architetti Vincenzo De Nittis e Giuseppe Luigi Massara e del professor Domenico Miriello.

Il presidente Oliverio ha espresso apprezzamenti per “tutti i diversi attori che – ha detto – con il loro lavoro hanno contribuito al raggiungimento di questo importantissimo risultato”.

“Come Regione – ha poi affermato – abbiamo previsto altri 2 milioni di euro per il completamento dell’opera. La Calabria possiede un patrimonio culturale inestimabile che trasuda storia sul quale abbiamo programmando investimenti sistemici per il recupero e la valorizzazione: da Locri all’antica Kroton, lungo il percorso della Magna Grecia, con progetti rivolti ai siti archeologici e ai nostri bellissimi borghi caratterizzanti delle singole identitarie locali. In tal senso  – ha proseguito – abbiamo anche approvato la legge urbanistica che si caratterizza per il consumo di suolo zero. Dobbiamo far emergere le nostre positività, iniziare ad utilizzare i laboratori e le attrezzature diagnostiche come quelle dall’Università della Calabria. Sfruttare le potenzialità culturali e farli divenire il principale  attrattore dei nostri territori. Partiamo da Monasterace. Da questo castello: da questo esempio virtuoso, realtà di spicco  a livello regionale e non solo, caso studio sicuramente replicabile in altre realtà”.

Con l’ausilio delle immagini, sui progetti, i lavori di consolidamento e di  recupero, le ricerche storiche, le analisi dei materiali, le indagini archeologiche, l’adozione di tecniche innovative, il restauro e anche sulle prossime ricerche storiche degli stratificati dell’area adiacente al castello, dopo i saluti del sindaco di Monasterace e del presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, hanno relazionato rappresentanti delle diverse istituzioni coinvolte, della Soprintendenza, degli Ordini professionali, dell’Università, del mondo delle professioni, dell’equipe tecnico scientifica.

Il castello di Monasterace superiore è un esempio di architettura fortificata a base quadrilatera con bastioni pentagonali ai vertici, il cui impianto risale alla fine del XVI secolo su originaria fondazione medievale. Ha subito molte manomissioni ed aggiunte, soprattutto nel XX secolo, e il suo restauro, intrapreso a partire dal 2015 è tuttora in corso.

Al convegno è  seguita la visita della mostra, allestita nel castello, in cui sono esposti i risultati delle esercitazioni condotte dal Laboratorio didattico storia città territorio del Dipartimento patrimonio architettura e urbanistica dell’Università  Mediterranea di Reggio Calabria e i restauri eseguiti dall’equipe di architetti coordinati da De Nittis.

L’iniziativa è stata organizzata dall’Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della città Metropolitana di Reggio Calabria unitamente al Comune di Monasterace, con il patrocinio dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio  per la città metropolitana di Reggio Calabria e provincia di Vibo Valentia, del Dipartimento patrimonio architettura e urbanistica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, del Dipartimento di biologia, ecologia e scienze della terra Università della Calabria, della Deputazione di storia Patria per la Calabria, dall’Istituto italiano dei castelli sezione Calabria, dall’Associazione storia della Città e dal Circolo di studi storici “Le Calabrie”.

I  risultati del primo lotto dei lavori sono stati pubblicati in un volume, edito da Rubbettino, dal titolo “Monasterace. Storia architettura arte archeologia”. In corso di stampa anche un altro testo sul secondo lotto dei lavori in corso. Pg