R. e P.
Era una domenica pomeriggio, sulla S.S. 106 Jonica, nella locride, in direzione Locri, si notavano tanti lampeggianti blu, qualcosa di grave era successo? Si, era successo!
Doveva essere un pomeriggio domenicale diverso, quel 16 ottobre del 2005, a palazzo Nieddu di Locri, cosi come in tutta Italia, si tenevano infatti le primarie dell’UNIONE. Il Dott. Franco Fortugno , vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, venne colpito e ucciso proprio in quei locali istituzionali. Ne scaturì un grande clamore, un politico, una grande persona , oltre che un professionista serio della costa jonica, venne colpito nella maniera più crudele,più barbara, proprio mentre esercitava un’azione democratica come quella del voto. Vennero colpite d’un tratto tutte le forze positive della regione. Una settimana bruttissima, tutti i calabresi furono in lutto, in particolare tutti quelli che credevano nella politica sana e nelle persone sane al servizio della comunità.
Tantissime autorità politico – istituzionali nazionali arrivarono a Locri, anche il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Dopo i funerali di Fortugno, tutti, proprio tutti, fecero a gara , per annunciare parate, promesse e decreti per la “Sicurezza nella Locride”. Gli effetti peró di queste misure non pare abbiano sortito negli anni migliorie socio -economiche o culturali per il territorio. Quelle condizioni (diciamo noi) che sicuramente dovranno essere cercate dalla gente di Calabria, quella gente che si dovrebbe sentire forte peró per la presenza di uno Stato autorevole, padrone del territorio e “cassaforte” della liberta’ nella normalità della vita quotidiana.
Ogni calabrese onesto, innamorato di questa terra meravigliosa , ma malata, non dovrà mai dimenticare la scomparsa brutale e prematura di un calabrese d.o.c. come Franco Fortugno che nell’esercizio delle sue funzioni di medico e di politico ha sempre avuto un punto cardinale: LA LEGALITA’.
R.I.P. Franco
Gianpiero Taverniti