Tredici anni sono passati da quando , era il 27 gennaio del 2009, il mondo della musica leggera perdeva Mino Reitano. Mino Reitano, nato a Fiumara di Muro e cresciuto a Reggio Calabria (nel rione di Santa Caterina) da dove spiccò il volo giovanissimo per andare in tournée in tutta Europa con la band composta dai suoi fratelli (Antonio, Franco, Gegè, Domenico). E fu all’inizio della carriera che, in uno Star Club della periferia di Amburgo, Reitano si esibì con i Beatles, quando i quattro “scarafaggi” di Liverpool non erano ancora famosi, non erano baronetti della Regina Elisabetta e si chiamavano ““ Silver”.
Poi vennero i successi con brani indimenticabili come “Avevo un cuore”, “Una chitarra, cento illusioni”, “Era il tempo delle more”, “Una ragione in più” (testo scritto con Franco Califano ed eseguito anche da Ornella Vanoni), “Innamorati”, “Italia, Italia”. Tanti exploit che, nell’arco di quarant’anni, consacrarono “il ragazzo di Fiumara” come il più grande interprete della musica melodica italiana dopo Claudio Villa.
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